Lo Streetwear ha termini propri. Abbiamo quindi pensato di pubblicare un vocabolario di Streetwear per sopravvivere sul web
Lo Streetwear ha termini propri. Abbiamo quindi pensato di pubblicare un vocabolario di Streetwear per sopravvivere sul web
Se ancora ti stai chiedendo cos’è lo streetwear, capirai che continuare a leggere sarebbe inutile.
Uno stile che riesce a mixare perfettamente diverse culture, diversi capi d’abbigliamento e che, al giorno d’oggi, è sulla cresta dell’onda. E’ chiaro che uno stile che si è fatto così tanta strada, soprattutto negli ultimi anni, abbia sviluppato un proprio linguaggio. Termini street sono nati come mosche, li leggi ovunque.
Ecco perché un vocabolario di streetwear, che racchiude tutti gli acronimi e le parole più usate, potrà aiutarvi nell’orientamento in internet e nel mondo delle release.
A
ACG: “all conditions gear” è una linea secondaria di Nike dedita alla produzione di abbigliamento tecnico e sportivo. Debutta nel 1989 con lo scopo di creare capi outdoor più resistenti che mai, si rinnova nel 2014 sotto la guida di Errolson Hugh.
B
Backdoor: con questa parola si fa riferimento a una pratica scorretta messa in atto da alcuni store. Essa consiste nel tenere da parte e riservare sneakers e release esclusive per i reseller. Letteralmente, le scarpe passano attraverso la porta sul retro.
Beaters: tutti ne abbiamo una, che sia una Vans Old Skool o una Air Force 1. È quella scarpa consumata ma vissuta, quella a cui non riuscite proprio a rinunciare. Solitamente è una sneaker abbastanza comune e di poco valore che, pertanto, può essere usata spesso senza curarsi di salvaguardarla.
Bin: letteralmente “Buy it now”. È un acronimo molto utilizzato sul web e soprattutto sulle community, si riferisce al prezzo da pagare per comprare il prodotto.
Boxy: termine che si riferisce ad una vestibilità corta ma larga e abbondante.
Bred: nasce dall’unione di “black” e “red“. La fusione di queste parole è diventata nota tramite alcuni modelli di Nike molto gettonati, tra cui la Air Jordan 1 Bred OG, la Air Jordan 1 Bred Toe e la Air Jordan 4 Bred. Di recente, è stata usata anche su una Yeezy Boost 350 V2.
Bump: letteralmente “Bring Up My Post”. Molto usato sulle community per mettere in evidenza un post o seguirlo. Aumentandone il numero dei commenti, ne aumenta l’interazione e dunque la probabilità che venga visto da più persone. È usato in alternativa a “up”.
C
Clearout: termine utilizzato nello streetwear per indicare una grande (s)vendita di capi e sneakers.
Colorway: letteralmente “colorazione”, spesso viene abbreviata con “cw”. Si usa per fare riferimento allo schema colori utilizzato su una particolare sneaker. Molte colorway sono passate alla storia per la loro tipicità, tra cui ricordiamo la “Bred”, di cui vi abbiamo appena parlato.
Cop: spesso utilizzato insieme al suo contrario (drop) sta ad indicare l’esclamazione tipica di chi ha appena comprato una nuova sneaker, o di chi ha intenzione di acquistarla. Non di rado, troviamo questa parola nell’interrogativa “Cop or Drop?” per chiedere un parere riguardo l’acquisto di una scarpa, oppure come “Instacop” per indicare l’acquisto immediato, non appena se ne avrà modo.
Cozy: aggettivo molto utilizzato per indicare un look comodo, spesso caratterizzato da una tuta larga e delle sneakers, ma che non rinuncia comunque alla moda.
Cropped: vestibilità corta, spesso in riferimento a jeans che arrivano poco sopra la caviglia.
D
Deal? Dealt!: si utilizza per confermare la buona riuscita di una compravendita, corrisponde all’italiano “Andata?” “Chiuso?” “Apposto così?” “Siamo d’accordo?”
Double-up: si usa per riferirsi al fatto che si posseggano due paia delle stesse scarpe. Spesso accade quando una sneaker è così bella che la si vuole usare sia senza pensieri, sia collezionare e tenere DS.
Drop: contrario di “cop”, si usa per indicare la scelta di non prender parte a una determinata release, o di “non coppare”. Spesso viene italianizzata con “ha droppato” per riferirsi a uno store che ha rilasciato una determinata sneaker. Insomma, a seconda del contesto, cambia il senso.
DS\DSWT: “Deadstock” o “Deadstock with tag”, ci si riferisce a un oggetto nuovo di zecca, mai utilizzato né indossato, che ancora possiede l’involucro e il resto intatti.
F
F&F: Friends&Family, è forse uno dei riferimenti più tristi di tutto questo vocabolario, perché riguarda release di item irraggiungibili per i comuni mortali. Si riferisce a sneakers e capi con tiratura super limitata, riservati a persone particolarmente importanti per il designer e per l’ambiente in cui vengono rilasciati, tra cui amici e parenti.
Factory laced: si usa soprattutto in associazione a “DS” o “DSWT” e serve ad indicare che i lacci sono ancora come appena usciti dalla fabbrica. Quindi, a seconda della scarpa, potranno essere totalmente allacciati, totalmente slacciati, nella bustina e così via.
Fit: serve ad indicare come veste un capo o come calza una senaker. Ci si riferisce a un consiglio che si chiede online prima di acquistare un item.
Flaker: diciamo che se qualcuno vi segnala come “flaker” non è di certo onorevole. È un modo per segnalare alla community che siete persone poco serie e inaffidabili, perché magari avete fatto mettere da parte un capo che non avete più acquistato, facendo perdere tempo al venditore. Usato anche come “ha flakato” per indicare che ha fatto perder tempo.
Flyknit: tecnologia di proprietà Nike caratterizzata da una tomaia leggera e senza cuciture, formata da un pezzo unico e composta da fili intrecciati e variazioni sintetiche.
Full size run: solitamente dalla 6 alla 12, si usa per intendere la disponibilità di tutte le taglie di un paio di scarpe.
G
G.O.A.T: no, non significa capra. Acronimo che sta per “Greatest of All time” è utilizzato spesso per riferirsi a Michael Jordan, o, in senso figurato, per qualcuno di altrettanto iconico in contesti più piccoli.
GR: General Release, una scarpa comune che arriverà nella maggior parte dei negozi.
Grail: come il Santo Graal, qualcosa che si insegue e si desidera con tutto sé stesso. La scarpa per cui affittereste la vostra stanza, mangereste pane e latte per mesi, per cui sacrifichereste tutto pur di trovarla e possederla.
GS: Grade School Size, scarpe rilasciate anche o solo in taglie piccole, di solito dal 35 al 40.
Gum Sole: anche chiamata Rubber Sole, ci si riferisce a una suola particolarmente resistente che funge da rinforzo alla classica outsole. È una suola rivestita in gomma dura, spesso di colore marroncino.
H
H\O: Highest Offer. L’offerta più alta ricevuta per un capo. Tu fissi un prezzo, le persone sono libere di offrire e far proposte, di solito sotto gli annunci di vendita si segna quale è stata l’offerta maggiore ricevuta.
Hangtag: il cosiddetto “cartellino”, quello attaccato a un nuovo prodotto. Spesso è in cartoncino e, oltre alle informazioni sul capo, ti suggerisce anche come trattarlo al meglio affinché duri nel tempo.
High: taglio di scarpe per il quale il collar supera la caviglia.
HM: iniziali di “How Much?”, utilizzato dai più pigri per chiedere quanto costa un capo.
HMU: “Hit me up”, fammi un fischio, fammi sapere. Si usa per avere informazioni riguardo un acquisto.
Hypebeast: utilizzato per riferirsi a colui che è sempre alla ricerca dell’ultimo capo\scarpa alla moda, soprattutto se costoso e gli concede l’apparenza di uno status quo. Da sempre usato in senso gergale e dispregiativo per riferirsi a una persona disposta a tutto pur di apparire.
I
Icy Sole: un’altra tipologia di suola, opposta alla Gum, si presenta traslucida. Trasparente ma con venature d’azzurro, dà l’idea di essere ghiacciata.
IMO\IMHO: “In my (honest) opinion”, corrisponde all’italiano “secondo me” e si usa per iniziare una frase in cui si vuol dare un parere soggettivo.
Infrared: una tipologia di rosso molto particolare, reso noto e diventato iconico grazie ad alcune silhouette Nike. Ricordiamo le Air Max 90 OG Infrared o le Air Jordan 6 altrettanto famose.
K
Kicks: termine per riferirsi alle proprie scarpe, sinonimo di sneakers.
L
L: usata così è per esprimere il non esser riusciti ad acquistare una scarpa, “ho preso una L” vuol dire “non sono riuscito ad acquistarla”.
LC: Legit Check, utilizzato per chiedere conferma della legittimità di un capo.
Leak: si usa per parlare di un’anticipazione, di un piccolo spoiler di una nuova scarpa. Un assaggio di ciò che sarà.
Loose: per riferirsi a un capo dalla vestibilità abbondante, ampia e comoda.
Low: taglio di scarpa per il quale il collar arriva sotto la caviglia.
LPU: “Latest\Last Pick Up”, si utilizza per mostrare l’ultimo acquisto. In risposta ci si aspetta che si postino le ultime sneakers acquistate.
M
Mid: taglio di scarpa in cui il collar arriva sulla caviglia o poco sopra.
O
OBO: “Or Best Offer”, dopo aver fissato un Bin (Buy it now price), si può fissare la vendita alla miglior offerta ricevuta che spesso corrisponde a quella più vicina al tuo prezzo.
OG: termine che si riferisce a una sneaker rilasciata nella versione più fedele possibile all’originale.
Oversize: per riferirsi a una vestibilità molto ampia, spesso è consigliabile prendere una, se non due, taglie in meno rispetto a quella abituale.
P
PC: Price Check. Si utilizza per richiedere un consiglio su un eventuale prezzo a cui si vuol vendere o comprare un capo.
PE: Player Exclusive. È una speciale versione di una sneaker creata in esclusiva per un giocatore/atleta professionista.
Plug: ci si riferisce a una persona che ha molti contatti e che può fornire scarpe e capi a tiratura limitata, magari anche in grandi quantità.
Primeknit: sviluppato nel 2010, il Primeknit di adidas consiste in un tessuto privo di cuciture finemente lavorato a maglia che garantisce la massima flessibilità assicurando allo stesso tempo sostegno.
Q
Quickstrike: una release Nike limitata a pochi pezzi e disponibile in selezionati account/store. È anche conosciuta con l’acronimo QS.
R
Release: ci si riferisce al momento in cui vengono messi in vendita capi o sneakers. Corrisponde al momento del rilascio.
Retailer\Reseller: il primo termine si riferisce ai negozi che vendono i capi e le sneakers al prezzo di rilascio, il cosiddetto “retail”. Col secondo termine ci si riferisce invece a negozi di rivendita secondaria che vendono a prezzi superiori al “retail”.
Retro: aggettivo legato al mondo Jordan, si tratta di una release di un particolare modello avvenuta dopo la versione iniziale dello stesso.
S
SE: sigla che sta per Special Edition, associata a modelli Nike che avranno un’edizione limitata.
Slim: dalla vestibilità stretta, attillata e aderente. Si consiglia di prendere una taglia in più rispetto a quella abituale.
Sneakerhead: tutti noi, tutti voi. Artefici di questa passione più vicina all’ossessione, al collezionismo compulsivo. Possedere moltissime varianti delle solite scarpe, conoscere più marche, più brand, cercare occasioni, comprare pezzi vecchi della propria infanzia.
Sold\Sold out: il primo è usato sotto un prodotto, spesso in vendita da un privato, che viene contrassegnato come “sold” una volta venduto. Il secondo si riferisce prettamente a negozi, quando finiscono tutti i pezzi disponibili.
Steal: parola utilizzata per contrassegnare un affare da cogliere al volo.
Stretch: per riferirsi a un tipo di tessuto elasticizzato che spesso si adatta alla propria fisicità.
T
Tag: pezzo di carta o qualsiasi cosa che attesta che un capo è di tuo possesso. Spesso si usa per vendere o scambiare qualcosa, scrivendo il proprio nome e fotografandolo insieme all’oggetto che si vuol vendere.
Tier 0: release che avverrà in selezionati account Nike sparsi per il mondo (circa una decina). Una scarpa Tier 0 è super limitata e verrà rilasciata in appena 500 unità.
TPE: acronimo di Thermoplastic Elastomer. È un materiale plastico che si deforma se sottoposto a sollecitazioni, per poi ritornare alla sua forma originale. Ha lo stesso comportamento se riscaldato.
Tracking number: codice necessario per rintracciare una spedizione.
TTS: “True to size”, utilizzato per consigliare a una persona di acquistare un un capo o una scarpa restando fedeli alla misura che di solito si ordina.
V
VNDS: Very near deadstock, per indicare un capo appena utilizzato, forse giusto provato, come nuovo ma non nuovo di fabbrica.
W
WDYWT: “What Do/Did You Wear Today?” acronimo utilizzato in associazione a una foto col proprio outfit, per chiedere cosa hanno indossato o stiano indossando le altre persone.
WTB: Want To Buy, per richiedere un capo o una sneaker. Corrisponde a “voglio comprare\cerco”.
WTS: Want To Sell, per vendere un capo o una sneaker. Corrisponde a “voglio vendere”.
WTT: Want To Trade, per scambiare un capo o una sneaker.