Uscirà nelle sale il 20 Febbraio. Vivienne Westwood al cinema per un documentario diretto da Lorna Tucker sulla vita dell’unica indiscussa Regina del Punk
“Senza sponsor, soldi o una formazione universitaria, Vivienne di giorno lavorava e di notte cuciva i suoi abiti sul tavolo della cucina. Ma per anni furono sforzi inutili, perché nessun professionista la voleva prendere sul serio e ogni tentativo falliva miseramente.”
Se si pensa alla Gran Bretagna, la mente ci riconduce irrimediabilmente alla sua Sovrana, Elisabetta II. Ma il trono e condiviso con un’altra indiscussa Regina, ma del Punk. Parliamo della designer Vivienne Westwood.
Nata nel tranquillo scenario della campagna britannica, quella rurale, l’8 Aprile del 1942, più precisamente in un piccolo villaggio del Derbyshire. Più in la negli anni, questa coraggiosa donna, avrebbe ribaltato i canoni della moda.
Un personaggio così non poteva non attirare l’attenzione della regista Lorna Tucker. Nota per i suoi documentari provocatori e anticonformisti, e per il suo passato turbolento. Modella, scappa di casa a 15 anni, costretta a vivere come un senza tetto, crolla nel tunnel della tossicodipendenza.
Cosi Vivienne Westwood, ispira il suo ultimo lavoro: Vivienne Westwood. Punk, icona, attivista, in uscita nelle sale italiane dal 20 febbraio.
“Quello che mi ha fatto innamorare di lei è il suo essere genuina e determinata, così vera e così forte. Nonostante sia in là con gli anni, è così sexy e il fatto che sia riuscita a rompere il soffitto di cristallo diventando un’imprenditrice di successo in un mondo di uomini mi ha molto colpito”
Aggiunge la regista.
Di cosa parlerà il documentario di Vivienne Westwood
Ma mentre il film non si sforza di adulare la designer Westwood, è chiaro l’intento della regista di sottolineare l’integrità personale e artistica della designer.
La narrazione copre l’imponente ruolo di Westwood nel creare quella visione del punk e il movimento in Gran Bretagna nei primi anni ’70, la sua lotta per affermarsi nel sistema moda britannico anche mentre veniva pubblicamente derisa dalla stampa, i suoi rapporti con i creativi che si sono formati sullo sfondo del suo percorso artistico, la sua capacità di superare gli ostacoli finanziari dopo che il suo ex socio ha provocato così tanto tumulto vendicativo sul marchio e il suo viaggio per diventare un’attivista ambientalista.
Sebbene ci siano molti argomenti importanti da affrontare in una carriera che ha cambiato l’industria della moda come quella di Westwood, Tucker ha intenzionalmente evitato di creare un progetto che sembrasse una retrospettiva.
Non ci resta che attendere il 20 febbraio, per scoprire il mondo di Vivienne Westwood al cinema.