Ultimo tango a Parigi è nelle sale cinematografiche senza gli effetti di ultima generazione, diventando un cult. Perché oggi è tanto apprezzato se 20 anni fa fu completamente gettato nell’oblio?
Vi è mai capitato di leggere un libro più volte nel corso degli anni? A seconda del momento della vostra vita in cui lo leggete, quel libro assume significati diversi. Notate cose che prima non avevate considerato e, nonostante sia lo stesso libro di tempo prima, avete la sensazione di leggere qualcosa di completamente diverso. Questo perché, naturalmente, le persone cambiano, si evolvono nel corso del tempo e mutano, così come muta la società che le circonda. Ultimo tango a Parigi, tra i film che con una scena di sesso hanno cambiato la storia del cinema,ne è un esempio.
Il film del 1972 diretto da Bernardo Bertolucci e recentemente restaurato, ad oggi è la pellicola italiana più vista in tutto il mondo. Con quasi 16 milioni di spettatori, il film ha addirittura superato cult come come La vita è bella di Benigni e Il buono, il brutto, il cattivo di Sergio Leone. Non tutti sanno che quello che oggi è IL film cult italiano, alla sua prima uscita nelle sale cinematografiche, ebbe un pessimo esito.
Il film che aprì la scena internazionale ad un allora 32enne Bernardo Bertolucci, è il perfetto esempio di come, nei primi anni settanta, gli effluvi della Nouvelle Vague francese si fossero radicalmente impiantati nella cultura cinematografica nazionale. Il giovane Bertolucci, forte della presenza di due mostri sacri della cinematografia, quali Marlon Brando e Maria Schneider, decide di anticipare la modernità, di portare erotismo fisico e intellettuale sullo schermo, di unire eros e thanathos sullo sfondo di una Parigi completamente in balia del cambiamento.
Ultimo tango a Parigi – La Trama
Jean e Paul si incontrano in un appartamento sfitto a Parigi in via Jules Verne. L’uomo, sulla cinquantina, è reduce di un terribile lutto familiare mentre Jean invece, è perseguitata dalla madre, che con invadenza si impone incessantemente nella sua vita. Entrambi cercano di sfuggire a qualcosa e in quell’appartamento vuoto, dopo taciti consensi, si possiedono per una prima volta. Si lasciano andare alla passione, abbandonando tutto ciò che è al di fuori di quelle quattro mura. I due amanti continueranno ad incontrarsi nell’appartamento, ignari dei rispettivi nomi e delle rispettive vite al di fuori da quell’angolo di spensieratezza. Non si parlano nemmeno, si accoppiano con istinto animale, tra giochi infantili e momenti di innocente erotismo. I due restano coinvolti in questa storia impetuosa, intensa, che troverà il suo culmine e insieme la sua fine, in un ultimo tango che riporterà i due protagonisti alla dura realtà dalla quale volevano scappare.
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Come già anticipato, il film non riscosse alcun successo. Il puro erotismo e le scene sessualmente esplicite, valsero a Bernardo Bertolucci cinque anni di revoca dei diritti politici per oltraggio al comune senso del pudore. La stessa Maria Schneider, fino alla sua scomparsa nel 2011, accusò Bertolucci e Brando di non averla avvisata su cosa sarebbe successo durante l’iconica scena in cui Brando (per finta) sodomizza la ragazza aiutandosi con del burro, continuando a sostenere di essere stata segnata a vita da quell’avvenimento. Fu così che al film fu applicata una damnatio memoriae senza precedenti. Ogni negativo, ogni pellicola riguardante Ultimo tango a Parigi, fu completamente distrutto. Per più di vent’anni il film cadde completamente nell’oblio. Inutile negarlo, nonostante le rivolte del ’68 e i movimenti giovanili dell’epoca, il cinema e gli spettatori non erano ancora pronti ad un film così intenso.
Ultimo Tango a Parigi – La Rinascita
Dopo 20 anni di dimenticatoio, nei primi anni ’90, Bertolucci decide di rispolverare quell’unica bobina ancora integra del film. Da ad Ultimo tango a Parigi una seconda possibilità. La pellicola ritornò così al cinema per pochissimi giorni, riscuotendo successo e consensi a livello mondiale. Lo stesso film che fu bandito dalle sale per oltraggio al pudore riuscì in tempi diversi a conquistare pubblico e critica. E oggi, nel 2018, dopo 25 anni dalla sua rinascita, Ultimo tango a Parigi è tornato al cinema e in Blu-ray in versione restaurata. Questo film così intriso di passione e al tempo stesso di malinconia è stato condannato e dilaniato, per poi rinascere e mostrare al mondo tutta la sua bellezza. Per quanto girato con le migliori tecnologie dell’epoca, Ultimo tango a Parigi poco si avvicina alla cinematografia a cui siamo abituati, fatta di stereotipi. Senza effetti speciali e CGI. Un film eterno, da vedere senza preconcetti, con la mente libera, lo smartphone staccato e, soprattutto, con un pizzico di nostalgia.