Una raccolta di tutte le sfilate in cui sono apparse figure affascinanti e misteriose per rappresentare le Befane in passerella
Una raccolta di tutte le sfilate in cui sono apparse figure affascinanti e misteriose per rappresentare le Befane in passerella
La moda ha un’ossessione per le streghe. In passerella indossano abiti sartoriali, corsetti di seta e tacchi a spillo. Sono le eterne muse misteriose degli stilisti, che intimoriscono e attraggano allo stesso tempo. Complice l’immagine di una femminilità complessa, misteriosa e indefinibilmente potente; complici miti e leggende a tema, sulle streghe si sono espressi esteticamente molti designer.
La sfilata di Dior SS 2017
Nella prima collezione per Dior creata da Maria Grazia Chiuri il femminismo e la stregoneria sono legati insieme. Celebre la t-shirt “We should all be feminists”? Insieme al capo diventato virale, le streghe della Maison indossano lunghi abiti in voile, ricamati con fili luccicanti, simboli cosmici e illustrazioni dei tarocchi. Una collezione eterea, perfetta per una strega buona.
Kate Moss per Martine Sitbon SS 1993
Sicuramente questa è una delle fotografie che, velocemente, è riuscita ad entrare nella storia. Kate Moss, nel 1993, a soli diciannove anni, si accingeva a diventare la modella più amata della sua generazione, mentre sfilava con un abito di Martine Sitbon che racconta la nuova strega 2.0.
É sexy, è sicura di sé, è determinata, è audace: con questa collezione la stilista francese dipinse una nuova immagine femminile, ufficialmente abbandonando l’iconografia della fanciulla obbediente e docile.
Il tocco di classe che fece impazzire fotografi e giornalisti? Fu la bacchetta magica sostituita da una sigaretta. Moss sempre!
Vivienne Westwood, 1983
Vivienne Westwood, o meglio “Lei”, come erano soliti chiamarla i giornalisti inglesi, è l’indiscussa inventrice dello stile rock, presentò nel 1983 una collezione interamente ispirata al magico universo della stregoneria , chiamata appunto “Witches“, e al linguaggio esoterico dei segni dei dipinti di Keith Haring. I due si conobbero a New York, un anno prima della sfilata in questione, e intravidero subito la possibilità di diventare grandi amici, alla fine avevano entrambi sangue ribelle e anticonformista che gli scorreva nelle vene.
Alessandro Michele per Gucci FW 2020
Come non citare Alessandro Michele? Per la FW 2020 spiccano i processi alle streghe di Salem del XVII secolo, i puritani, il fetish e il goth. Ognuno di questi elementi si unisce per dare vita a streghe moderne che amano il bianco e nero, gli abiti scenografici e gli accessori statement.
Saint Laurent SS 2013
Hedi Slimane debuttò da Saint Laurent con la collezione Primavera Estate 2013 che sembrava citare proprio Stevie Nicks (che la leggenda narra sia una vera strega) al Grand Palais fu l’inizio dell’ ascesa dello stilista francese, dopo quasi cinque anni di pausa. Le sue sono streghe rock’n roll e chic, che indossano mini dress dall’allure sixties e lunghi abiti fluttuanti, bluse trasparenti e camicie col fiocco, scenografici mantelli e cappelli a tesa larga. Ancora oggi una delle più collezioni di Slimane.
Luella Bartley FW 2008
Luella Bartley, per la sua collezione FW08 citò Britt Ekland in The Wicker Man e il Museum of Witchcraft and Magic a Boscastle, in Cornovaglia, portando in passerella quello che definì uno show “un po’ crudo e pagano”.
Il risultato finale, però, somiglia molto alla versione odierna di Sabrina Spellman con un alternarsi di romantici mini dress, jodhpur di velluto a coste, camicette a punto smock, cappotti monopetto e collant colorati. L’accessorio must-have per le streghette di Bartley? Il cappello a punta di feltro.