Quanto sono cambiate le Top Model nel tempo?

Quanto sono cambiate le top model dagli anni ’90 ad oggi? Da dee dell’Olimpo della bellezza, a star di Instagram cavalcano le passerelle a suon di like

La rassegna settembrina di sfilate si è ormai conclusa. Le passerelle di New York, Londra, Milano e infine Parigi hanno mostrato il meglio delle collezioni dei designer. Ad interpretare gli abiti, le modelle: osannate e criticate, invidiate e imitate, calcano le passerelle da una città all’altra, tra i flash dei fotografi, riflettori ed interviste, qualche selfi, Instagram e… milioni di like. Eh si, perché oramai le top model dei nostri giorni, sono le star incontrastate dei social, ed in particolare modo di Instagram.

Ma durante le sfilate sella Settimana della Moda di Milano un evento, in particolare, ha destato clamore ed è diventato immediatamente il ‘caso’ di stagione. Donatella Versace, durante la sua ultima passerella, ha sorpreso tutti facendo sfilare: Cindy Crawford, Carla Bruni, Naomi Campbell, Claudia Schiffer ed Helena Christensen, che insieme hanno chiuso la sfilata, mandando in visibilio presenti e stampa. Un evento speciale, per ricordare il triste ventennale della morte del fratello Gianni. Ventennale che ricorre proprio quest’anno. Aneddoto che ha fatto parlare di sé, più che degli abiti stessi, e che resterà ‘un caso’ per molti anni. Questo la dice lunga rispetto al ruolo che le top model hanno avuto nei gloriosi anni ’80 della moda. E di quanto il loro potere abbia influenzato per molti anni, la pubblicità e le scelte dei designer.

Il culto delle Dee Super Modelle

Insomma se l’americana Linda Evangelista ai tempi esordiva con frasi, del tipo: ‘We don’t wake up for less $10.000 a day’. Fa pensare molto rispetto a quanto potere e di quanti privilegi, le top model, godessero.

Gianni Versace ha alimentato il culto delle dee super model, inarrivabili, bellissime e inavvicinabili. Le ha plasmate ed ha disegnato per loro, forse più che per le sue clienti. Muse ispiratrici sulle quali ogni abito era cucito per destare clamore e far parlare di sé. Ogni sfilata rappresentava un evento e l’evento era rappresentato dalle top model. Un’algida Claudia Schiffer, modella tra le tante, diventa ‘top’ con Gianni Versace, che le fece decolorare i capelli. Creò quel mito, giunto inalterato fino ai giorni nostri. E così  fu anche per la pantera nera Naomi Campbell, Carla Bruni, caso emblematico di top model, poi cantautrice e infine première dame di Francia.

Poi sono arrivati i concettualismi della moda, operati a metà degli anni 2000 da Prada e Margiela, che hanno completamente ridimensionato il ruolo delle modelle. Sono diventate magrissime, manichini impersonali di una moda esteticamente opposta alla bellezza preponderante degli anni ’80 e ’90. Bellezza che era anche il manifesto di un benessere economico, di un boom, che divenne un dolce ricordo con l’avvento degli anni ‘2000.

Instagram è fondamentale per le nuove Top Model

Ad un certo punto però i social iniziano a giocare un ruolo fondamentale, in particolar modo Instagram, dove tra selfie e indiscrezioni, le modelle sono diventate star incondizionate. Insomma, a quanto pare ormai si sfila in passerella a suon di like e commenti. Perché se Kendall Jenner, annovera circa 14 milioni di follower, oppure Cara Delevigne, che ne ha ‘solo’ la metà, cioè 7.5 milioni, allora queste diventano per le varie maison d’alta moda, bocconcini prelibati da contendersi. 

Ma quali sono, quindi, le modelle più seguite sui social? Quali sono le reginette di Instagram? Per voi ecco la TOP TEN, dalle meno seguita a quella che ha più follower:

Insomma, in un mondo che corre alla velocità dei like, i milioni di follower delle nuove Top Model fanno più gola di una qualsiasi campagna pubblicitaria ben pianificata. Così le sfilate restano sulle bocche del mondo più per i selfie da backstage delle modelle di turno che per l’estro creativo dei designer.

Ecco, quindi, che tutto diventa fugace, fast… dal food al fashion.