La Serie tv trasmessa su Netflix, Stranger Things, è senza dubbio la rivelazione dell’anno. Ambientata negli anni ’80 è già un cult
Trasmessa su Netflix, noto sito di streaming a pagamento, Stranger Things ha raggiunto in poco tempo il cuore e la mente di tutti.
Ma andiamo con ordine.
La serie è il risultato di una sapiente summa del cinema anni ’80, mixando le atmosfere che rimandano a classici indimenticati come I Goonies, La casa, Poltergeist, I Gremlins, Stand by Me, E.T. e tanti altri. Ogni scena, in tutti li episodi, è accompagnata da una sapiente colonna sonora che riuscirebbe a riportare indietro anche chi non meriterebbe nemmeno di essere nel 2000.
Prendete questi elementi e mixateli con giochi come Dungeons & Dragons e, naturalmente, un po’ di sano dibattito scientifico sui viaggi intradimensionali.
Questo mondo ideato dai fratelli Matt e Ross Dyffer ha consentito allo show di diventare qualcosa di più di una semplice curiosità nel catalogo Netflix.
Il Cast della nuova serie tv Netflix con Winona Ryder
Stranger Things presenta la propria storia suddividendola lungo tre linee narrative distinte, ciascuna in grado di collegarsi alle altre. Abbiamo tre ragazzini, Mike (Finn Wolfhard), Dustin (Gaten Matarazzo) e Lucas (Caleb McLaughlin), amici di Will Byers (Noah Schnapp), il bambino scomparso. Durante le proprie ricerche s’imbattono nella misteriosa e strana coetanea Undici (Millie Bobby Brown) arrivata da non si sa dove, in grado di fare cose con la mente. Abbiamo poi Jonathan (Charlie Heaton), fratello adolescente di Will, e la studiosa Nancy (Natalia Dyer), sorella di Mike, che si troveranno a collaborare per svelare il mistero dietro le sparizioni in atto nella cittadina. Infine troviamo gli adulti, Joyce (Winona Ryder), madre di Will e Jonathan, e lo sceriffo Hopper (David Harbour), mentre sugli oscuri fatti che si susseguono a Hawkins si allunga l’ombra minacciosa del Dottor Brenner (Matthew Modine).
Perché Stranger Things è un telefilm di Successo
La formula di Stranger Things è sicuramente vincente, poiché ogni episodio lascia lo spettatore incollato allo schermo. Si entra in una sorta di dipendenza da telefilm, non esiste più nulla se non guardare le puntate.
Quello che colpisce è l’efficacia drammatica che ogni singola storyline riesce a mantenere nell’arco della stagione. Non esiste un momento in cui si preferirebbe vedere i bambini piuttosto che gli adulti o gli adolescenti poiché, l’unione delle diverse visioni del mondo di tre età consequenziali ma lontane anni luce, è l’elemento che sicuramente, al pari degli altri, ha reso questo uno dei prodotti vincenti della serie Netflix.
La trama non ha mai un vuoto, non è mai confusionaria, grazie soprattutto alla costruzione di personaggi vividi e supportati da interpretazioni sublimi. Magistrale è Winona Ryder, in grado di dipingere un personaggio di eccezionale intensità e ricchezza sebbene confinata, per quasi tutta la durata della serie, nel suo dolore di madre angosciata. La cosa più sorprendente è la recitazione di Millie Brown, interprete di Undici, capace di emozionare anche nella sua giovane età.
Ogni singolo interprete di Stranger Things avrebbe bisogno di un encomio speciale considerato il lodevole risultato della serie e dell’eccellente livello qualitativo delle performance offerte.
Non ci resta che attendere la seconda Stagione di Stranger Things. Che sarà mai? Due goccine di Xanax al giorno e il tempo volerà per tutti.