La storia degli Autogrill in Italia corrisponde alla storia dei viaggi in Italia. Scopriamo come è nato il simbolo del viaggio Italiano
Viaggiare in Italia, da costa a costa, ha un sapore unico difficilmente replicabile in altre parti del mondo. Saranno gli scorci paesaggistici disponibili, saranno le spiagge o gli antichi borghi disponibili. Una bellezza che il resto del mondo ci invidia e che rende l’Italia un posto mozzafiato senza eguali. Ma se vi soffermate un attimo a pensare qual è quell’elemento che, nonostante gli anni e nonostante il tempo, risulta essere una costante? Il logo bianco e rosso di Autogrill, ossia le stazioni di servizio con bar disponibili lungi l’autostrada italiana. Non c’è niente che gridi Italia più di questo simbolo iconico.
Così abbiamo ripercorso la storia degli Autogrill che da sempre sono il vero simbolo del viaggio italiano.
Come nasce il primo Autogrill
Il 1947 vede la nascita del primo bar autostradale alle porte di Novara, ad opera dall’imprenditore e produttore Mario Pavesi. Pavesi, anche titolare dell’omonimo biscottificio, decise di aprire un piccolo negozio/bar lungo l’autostrada per pubblicizzare e vendere i suoi prodotti.
Dopo un viaggio fatto in America, proprio come tutte le grandi idee, negli anni ’50, il Sig. Pavesi trasformò suddetto negozio nella forma di un Autogrill (neologismo da lui stesso registrato nel 1959) così come lo conosciamo oggi. Mescolò all’interno lo stile della cucina americana con snack, bibite e piatti veloci realizzati ad hoc per gli italiani. La realizzazione del design interno come lo viviamo oggi fu affidata all’architetto milanese Angelo Bianchetti che riuscì a connotare gli autogrill di un aspetto tipico italiano che, ancora oggi, rappresenta il simbolo perfetto del dopoguerra.
Le prime stazioni di servizio
Alla fine degli anni ’50 il primo negozio creato da Pavesi si era evoluto in un’attività consolidata, aprendo diverse stazioni di servizio. Una crescita che sicuramente può essere collegata al boom economico italiano di quegli anni che portò ad un incremento di auto e, quindi di conseguenza, di Autogrill.
Gli italiani erano in grado di acquistare auto economiche, come la FIAT 500, e di viaggiare nelle cosiddette ‘vacanze italiane‘ attraverso la Penisola. Negli anni ’60 sono state costruite autostrade (una media impressionante di 208 km all’anno), sono state prodotte molte auto (circa 10 milioni in 10 anni) creando un ambiente perfetto per gli Autogrill.
Tra il 1955 e il 1970, ben 25 milioni di italiani si sono spostati tra le regioni, trasformando l’Italia in una nazione di automobilisti che avevano bisogno di posti dove fermarsi, fare benzina, mangiare un boccone e acquistare merci. Anche Angelo Motta, (si, proprio il produttore di gelati, crackers, panettoni e bastoncini) ha aperto diversi punti lungo le autostrade, basati su un concetto leggermente differente. Puntavano su una cucina più sofisticata, servendo prodotti italiani come lasagne, lambrusco, pasta e tanto altro. Pensate che gli Autogrill Motta divennero così popolari che le persone iniziarono a celebrare lì i matrimoni, poiché erano visti come un modo di vivere consolidato, elegante e futuristico. Negli anni ’60 queste stazioni sono diventate il simbolo della società consumistica: abbracciando un’idea di benessere e futurismo.
Gli Autogrill oggi
Alla morte dei fondatori, le aziende Autogrill furono vendute allo Stato italiano che le fuse in un colosso, oggi conosciuto come Autogrill SpA, divenuto privato nel 1993. Oggi il marchio Autogrill è di proprietà del Gruppo Benetton, ed è diffuso in tutto il mondo, con sedi in tutta Europa, nelle Americhe e in Asia.
Altro elemento che ha reso queste stazioni così tipicamente italiane sono i prodotti alimentari. Tutti noi conosciamo e amiamo i panini dai nomi accattivanti come Rustichella, Apollo, Bufalino e il re dei panini, il Camogli. Questi panini sono così popolari in Italia che molti di loro sono diventati sinonimo di vacanza: non esiste la vacanza senza un panino di Camogli!
Inoltre solo all’interno degli Autogrill è possibile trovare prodotti in versione gigante, come i famosi snack che tutti conosciamo e amiamo.
Ognuno di noi ha un ricordo legato indissolubilmente ad Autogrill: che sia un caffè la sera, dopo una lunga giornata di lavoro, o il punto di partenza di una vacanza con gli amici, o una cena con l’amante dopo un lungo viaggio al mare.
Autogrill ha rappresentato, e tutt’oggi ancora lo incarna, il collante che ha unito l’Italia e gli italiani nel secondo dopoguerra, da nord a sud, da est a ovest. Ciò che lo rende così potente è il suo legame con la storia che incarna il modo di vivere capitalistico introdotto nella seconda metà del XX secolo.