Le sfilate di moda di oggi, come è noto, generano tanta curiosità, soprattutto sui social. Sarà per questo che sono diventate dei veri show?
Le sfilate di moda di oggi, come è noto, generano tantissima curiosità e maggiore è la cuoriosità che riescono a destare maggiore è la ricondivisione che riescono ad ottenere. Conoscere le tendenze della stagione, capire gli stili e i colori adatti a un determinato periodo sono soltanto le note al margine. Da sempre si aspetta con ansia il momento in cui si aprono le porte della sala in cui si svolgono, per scoprire gli allestimenti che renderanno ancora più magico il défilé. Inizialmente si trattava di piccoli defilé, pensati perlopiù per mostrare nuovi modelli ai futuri acquirenti. Oggi invece sono del tutto differenti.
Da qualche anno, la tendenza è quella di creare show spettacolari e itineranti, a seconda dell’idea che lo stilista vuole trasmettere. Basti ricordare la presentazione della collezione Cruise 2020 della maison Dior all’interno del Palazzo El Badi di Marrakech, ispirata dall’artigianato marocchino e africano, in cui le modelle hanno sfilato tra le rovine della costruzione cinquecentesca illuminata da suggestive fiaccole. O quella di Jacquemus nei campi di lavanda per il suo decimo anniversario, oppure quella nei campi di grano per la primavera/estate 2021. Sicuramente ricordate per gli scenari, per il contrasto dei colori della natura e per il loro essere assolutamente uniche.
Le Sfilate di moda sono diventate eventi
Nel 2020, con l’arrivo del Covid-19, la fantasia dei designer più creativi si è spesa nella ricerca di spazi che aiutassero a trasmettere le loro idee, facendo attenzione alla sicurezza dei pochi spettatori. La sfilata più creativa del 2020 è stata sicuramente quella di Jacquemus. Simon Porte Jacquemus non ha voluto rinunciare al suo fashion show immerso nella natura. Nel 2019 ci aveva già sbalordito con una passerella fucsia tra i campi di lavanda della Provenza. Questa volta è cambiata l’atmosfera, ma non lo spettacolo. Solo 100 ospiti, una passerella bucolica in un campo di grano a un’ora da Parigi, costellato di piccole sedie in legno distanziate tra le spighe. Un effetto scenico sorprendente incredibilmente semplice, senza effetti speciali, che ha accolto egregiamente il minimalismo della collezione.
Quest’anno, la sfilata più condivisa sui social è stata quella di Coperni grazie al vestito letteralmente creato per Bella Hadid in passerella. O ancora la sfilata di Louis Vuitton in cui in cui si è esibita Rosalia, o ancora quella pensata dallo stilista sardo Antonio Marras. L’evento di presentazione della sua collezione per l’autunno-inverno 2021 si è tenuto nel famoso complesso nuragico Su Nuraxi di Barumini. Da Dior invece, mentre i look della collezione venivano mostrati, c’era un video di Robert Pattinson e Gwendoline Christie che declamavano una poesia.
Sicuramente un modo per essere ricordati da tutti, ma ancora di più per essere condivisi da tutti. Le sfilate di moda di oggi diventano così delle vere e proprie performance, che non si limitano al mero défilé, ma si trasformano in spettacoli che arrivano al cuore della gente comune.
Perché, come diceva Coco Chanel “una moda che non raggiunge le strade non è moda”.