Ma dire Ricchione è considerato un atto di Omofobia?
E se l’omofobia non esistesse?
Mi spiego meglio. Provate a ripetere attentamente quanto sto per scrivervi, ad alta voce:
“Ricchione!’
Ripetere questa parola all’infinito, ne farà perdere ogni significato, trasformandola in un semplice insieme di suoni (oltre a farvi sembrare degli emeriti imbecilli).
– provate a farlo anche con “ionico” 😉 –
Chiunque di noi adora perculare il prossimo, è oggettivamente divertente, ma se questo prossimo non si offendesse più?
Applichiamo questo ragionamento al razzismo. Evitiamo di regalare soddisfazione ai Neanderthal che fanno i cori omofobi per strada. Questi ultimi magari potrebbero scocciarsi di rompere le palle e si troverebbero costretti a cercare nuovi hobby, tipo sniffare il vinavil o ancora meglio, smettere di respirare.
Motivo per cui ho deciso di identificare per il resto dell’articolo gli omosessuali con la parola ricchioni, ed il primo che si indigna è uno zotico!
Oggi ci vantiamo di appartenere ad una società fortemente civilizzata. Nonostante le bustine per le cacchette dei cani credo che greci e latini, già duemila anni fa, fossero molto più avanti di noi sul tema dell’omosessualità.
Nell’epoca in cui Cesare non poteva whatsappare Cleopatra per farsi uscire le tette in chat e doveva farsi settimane di viaggio per poi scoprire che ella aveva il ciclo. Essere gay non era affatto considerato un difetto, ma tutt’altro. Alessandro Magno, ad esempio, era ricchione fino al midollo e considerava le donne unicamente come incubatrici della sua progenie (quindi era misogino, ma nessuno è perfetto).
I greci invece, dato che erano già tutti figli di Troia, si insultavano utilizzando il termine “effeminato” con accezione di smidollato, buonannulla. Perché, per i padri della civiltà, la discriminazione la meritavano i debosciati e non i ricchioni con le palle quadrate che portavano avanti un impero!
L’amore tra persone dello stesso sesso è molto più che un diritto
Torniamo ai giorni nostri. Sabato 23 Gennaio, un milione di persone – ricchioni e non – sono scese in piazza per urlare al Paese che il tema delle unioni gay è semplicemente un “non tema”.
Stesso il fatto che si stia a discutere su una legge del genere è ridicolo: come si può solamente immaginare di impedire legalmente un sentimento come l’amore?
L’amore non è solo un diritto, l’amore è soprattutto tutto il resto.
I tempi ormai sono maturi: alle nuove generazioni interessa di più essere popolari su facebook che impedire a due maschietti di darsi il bacetto giù al palazzo.
Pertanto perché non la smettiamo di menarcela e lasciamo che le cose, semplicemente, accadano?
E non fate come il ministro Maroni che, andato in collera per non essere stato invitato alle manifestazioni #Svegliatitalia, ha fatto apparire sul Pirellone la scritta ‘FamilyDay’.
Poverino non è colpa sua, è solo invidiosaH!
E comunque io, a quelli contro le unioni gay, bloccherei la categoria lesbians.
*Se volete sapere chi è il primo essere vivente per dimensioni del pene, beh, leggete il nome di chi ha scritto quest’articolo!