Le proteste per la morte di George Floyd stanno animando l’America nelle ultime ore. Designer e brand si sono mobilitati e hanno fatto sentire la loro voce

Il nome di George Floyd è ormai associato ad un triste fatto di cronaca, purtroppo noto a tutti. George Floyd era un uomo di colore, di 46 anni, ucciso il 25 Maggio scorso, dopo che l’agente di polizia di Minneapolis, Derek Chauvin, lo aveva immobilizzato. L’agente di polizia ha tenuto premuto il collo di Floyd con il ginocchio per otto minuti, mentre era ammanettato e giaceva a faccia in giù sulla strada.

8 Lunghi minuti in cui Floyd ripete “non riesco a respirare”. Muore così Floyd, ripreso dai telefonini dei testimoni. Il video finisce sul web e ne esplode il caso, poi la protesta. sSi riempiono le piazze contro la polizia e Trump; l’America è in rivolta, torna il grido di questi ultimi anni “Black lives matter”, le vite nere contano.

E’ così che, dal 25 Marzo, l’America dimentica il lockdown e si riversa in strada a manifestare. “I can’t breathe”, il “non riesco a respirare” pronunciato da Floyd diventa il nuovo slogan contro la polizia stampato sulle mascherine anti-coronavirus.



Brand di Moda contro il razzismo

I principali brand di moda non hanno tardato a far sentire la propria voce. Le storiche rivali Nike e Adidas sono state tra i primi brand globali a pubblicare parole di sconcerto e condanna dell’accaduto, solidarizzando su Twitter per la prima volta nella loro storia. Nike ha sovvertito il suo usuale slogan Just Do Ittrasformandolo in For Once, Don’t Do It, accompagnandolo con un video-messaggio che diceva:

For once, don’t do it. Don’t pretend there’s not a problem in America. Don’t turn your back on racism. Don’t accept innocent lives being taken from us. Don’t make any more excuses. Don’t think this doesn’t affect you. Don’t sit back and be silent. Don’t think you can’t be part of the change. Let’s all be part of the change.

A questa si sono susseguite le reazioni dei grandi nomi del mondo della moda. Molte proteste per la morte di George Floyd attraverso la condivisione di post sui social network messaggi con un denominatore comune: la condanna dell’episodio e di ogni tipo di discriminazione e razzismo.

Valentino contro il Razzismo

Messaggio diretto quello di Valentino contro il razzismo. In due post dimostra supporto e solidarietà per il movimento Black Lives Matter. Il direttore creativo Pierpaolo Piccioli ha pubblicato sul suo profilo personale il video, condiviso sempre su Instagram da Barack Obama, e diventato virale del 12enne Keedron Bryant che canta per descrivere il sui dolore e la sua frustrazione.

Da Gucci a Vetements

Anche Louis Vuitton ha scelto Instagram per fare uno statement ben preciso: un video commissionato da Virgil Abloh, accompagnato dal messaggio

 “Make a change. Freedom from racism towards peace together. #BlackLivesMatter.

Tra gli altri luxury brand che hanno preso posizione, 1017 Alyx 9SM che ha mostrato una delle sue prime grafiche contro il razzismo ma anche Jacquemus, Fendi, Valentino, Versace e Vetements

Gucci si è affidato alle parole di Cleo Wade, attivista, artista e poetessa americana 30enne, ripostandone un testo che recita:

“Il mondo ti dirà: dobbiamo porre fine al razzismo. Comincia col farlo all’interno della tua famiglia”.

Prada condanna ogni forma di discriminazione, sottolineando il lavoro del suo Diversity and Inclusion Council contro le ingiustizie basate sulla razza.

I Post dei Brand su Instagram

Marc Jacobs ha pubblicato sul suo account una foto che mostra come sul logo “Marc Jacobs” all’ingresso della sede del suo marchio sia stato barrato. Al suo posto ci sono i nomi di George Floyd e Sandra Bland, un’afroamericana di 28 anni morta in prigione dopo un arresto avvenuto in circostanze dubbie. Accompagna l’immagine il tetso: “A life cannot be replaced. Black lives matter”.

Tra gli altri, anche Donatella Versace, Riccardo Tisci, Silvia Venturini Fendi, Virgil Abloh, Victoria Beckham, Jacquemus hanno voluto dimostrare appoggio e solidarietà per il movimento.

Anche Naomi Campbell contro il razzismo

In questo giorni è particolarmente coinvolgente anche l’account Instagram di Naomi Campbell, che tra i tanti post sui fatti, più di dieci, ha inserito anche un ricordo di Nelson Mandela, di cui è stata amica.