Se il primo Joker aveva emozionato, l’attesissimo sequel Joker Folie à Deux lascia l’amaro in bocca. Il secondo capitolo sembra un musical con poca tensione emotiva
Le aspettative per il sequel di Joker erano altissime, ma a giudicare dalle recensioni sempre più critiche e dai risultati al botteghino, il seguito diretto da Todd Phillips, sembra non aver colpito nel segno come previsto. Uscito nelle sale italiane il 2 ottobre 2024 e in quelle statunitensi due giorni dopo, Joker Folie à Deux non riesce a conquistare il pubblico.
Tanta musica, poca passione
Il sequel del film, che valse un Oscar a Joaquin Phoenix, non riesce a ripetere il successo del suo predecessore. Nonostante l’ambizione e l’audacia del progetto, il film sembra perdersi in un mare di musicalità, sacrificando l’intensità emotiva che aveva reso il primo capitolo un capolavoro.
Joker è l’eroe dei diseredati. Colui che colpisce i rampolli di Wall Street e si esibisce nel suo show personale per orchestrare la sua condanna a morte. Tutta la sua esistenza è una grande performance. Arthur diventa Joker quando realizza che, per essere finalmente visto, deve trasformare il suo dolore in uno spettacolo. Un’esplosione violenta e tragica, una commedia nera che si fa satira grottesca del mondo che lo ha ignorato. Ma ora non è più solo, perchè incontra l’amore, ad un corso di musicoterapia. Ed è proprio la musica l’elemento chiave per alleviare le sofferenze.
Infatti, “Folie à Deux” introduce un forte elemento musicale, con la presenza di Lady Gaga nel ruolo di Harlee Lee Quinzel. La scelta di fondere il dramma psicologico con il genere musicale è sicuramente coraggiosa, ma il risultato finale appare forzato e, a tratti, disconnesso dalla cupa atmosfera che aveva caratterizzato il film originale. Le performance canore, per quanto impeccabili, non riescono a mascherare la mancanza di una narrazione coesa e avvincente.
La passione e la rabbia che avevano permeato il primo “Joker” sembrano qui diluite in una serie di numeri musicali elaborati, ma privi di vera anima. Se da un lato Phoenix e Gaga danno il massimo nelle loro interpretazioni – con Phoenix ancora una volta ipnotico e disturbante – dall’altro il film manca di quella profondità emotiva che aveva catturato il pubblico nel 2019. La loro relazione tormentata, che avrebbe dovuto essere il fulcro emotivo della storia, si perde in un vortice di coreografie, lasciando poco spazio all’esplorazione psicologica dei personaggi.
Nonostante il fascino visivo, con una fotografia e una scenografia notevoli, il film soffre di una sceneggiatura che non riesce a coinvolgere emotivamente. Il tono sperimentale, che cerca di fondere il dramma psicologico con il musical, rende la pellicola discontinua, priva di una sintesi efficace.
Flop al botteghino
Nonostante un cast stellare e l’attesa di molti fan, l’esordio al botteghino statunitense ha deluso le aspettative. Secondo Variety, il film ha incassato 37,8 milioni di dollari nel primo weekend. Una cifra inferiore rispetto ai 39 milioni raccolti dal primo “Joker” solo nel giorno d’apertura del 2019.
La differenza è significativa. Complici le prime recensioni negative che hanno scoraggiato molti spettatori, riducendo l’afflusso nelle sale.