In molte zone del mondo il Made in Italy è legato alla cultura Pop della pubblicità sul cibo: un sapore che riporta alla mente una nostalgia italiana

Nostalgia Italiana - neomag.

La memoria del Made in italy è fatta di merendine, bibite gassate e gelati confezionati. Industriali, economici, dolci, tutti a sottolineare la cultura pop legata alla pubblicità che ha reso l’Italia celebre nel mondo. Rivedere quei poster oggi ci consente di fare un tuffo nella nostalgia italiana sottolineando come, in oltre cinquant’anni, il linguaggio utilizzato per comunicare il messaggio sia cambiato, ma non è cambiato davvero quello che intendeva comunicare: ci sono ancora l’estate, ci sono gli amici, l’amore, il mare, le piscine, il sole, il tempo libero, i bambini che giocano.

Messaggi che hanno contribuito a veicolare l’idea di un’Italia stereotipata – perfino dagli stessi italiani. Pubblicità di Nonne che sfornano torte e impastano tagliatelle, come di mamme che mescolano marmellata e preparano cene sono state abbondantemente superate con il boom economico e poi con il crescente benessere. Da un Paese agricolo ci siamo trasformati in un’economia industriale e questo ha influito sui valori quanto sui gusti alimentari, rendendo il nuovo qualcosa di buono e positivo.

La pubblicità alla tv ha contribuito a sottolineare un messaggio di italianità errato, modificando la memoria culturale del Bel Paese. Tutto, con il senno di poi, fa sembrare il passato migliore rispetto ai tempi presenti. La nostalgia è un meccanismo mentale di difesa umano perché guardare al passato è consolatorio, mentre il futuro ci appare sempre incerto e pericoloso.



spuma sole nostalgia - neomag.

Boomer vs Millennials

In Italia quelli che vengono definiti ‘Boomer’ sono cresciuti con dadi Star per il brodo, estratti di carne Liebig, bustine di Idrolitina per rendere l’acqua frizzante, gelati Algida e formaggini Mio. Di contro, i ‘Millennials’ sono cresciuti nella bambagia del “succo di frutta” Billy, arancione ma senza arance, con barrette di cioccolato Galak senza cacao e bastoncini di pesce.

Pubblicità legate a sapori, a dolci ricordi incisi indelebilmente nella nostra memoria e fanno parte del patrimonio gastronomico collettivo italiano. Abbiamo così raccolto i messaggi della Pop culture italiana per capire un po’ di più dello spirito di una nazione che porta con se un retaggio così importante.

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Fiesta nostalgia - neomag.
Mottino nostalgia - neomag.

Le merendine mostrate in pubblicità

Le pubblicità delle merendine, come il loro ingresso in società, sono state l’elemento di svolta della società italiana. La prima azienda ad immettere sul mercato una merendina confezionata fu il Mottino, introducendo un piccolo panettone della Motta. La vera merendina rivoluzionaria arriverà però dopo, con il Buondì, inventato sempre dalla Motta nel 1953 per la colazione e la merenda. Aveva tutti gli elementi per avere successo: era popolare, aveva un buon prezzo e fu un vero successo, tanto da vendersi ancora oggi.

Prima di questa intromissione i dolci erano considerati come un dono da portare per le grandi occasioni, mentre così non venivano più associati ad un lusso, bensì ad un alimento comune. Negli anni Settanta sbucano poi nuovi prodotti che tutti noi abbiamo mangiato almeno una volta, ci mettiamo la mano sul fuoco. La Fiesta, il Tegolino, la Girella e le Crostatine.

cono nostalgia - neomag.
mottarello nostalgia - neomag.

Il Gelato Motta

Quando il gelato artigianale ha fatto il suo ingresso in società era considerat0 un vero lusso. Visto come una novità, è stato fino agli anni ’60 uno dei prodotti italiani più conosciuto nel mondo. L’arrivo dei gelati confezionati cambiò tutto in poco tempo: resero il gelato un piacere a basso costo che tutti si potevano permettere.

Nel 1948 Angelo Motta – si, proprio quello delle merendine – inventò il Mottarello, un gelato su stecco al fiordilatte che portava con sé il sapore di uno stile di vita nuovo. Negli anni ’50 fa poi capolino il primo Cornetto, considerato il “gelato da passeggio” e, in un sol colpo, diventa un simbolo della nuova generazione. Oggi possiamo dire che il gelato artigianale domina il mercato, ma i gelati confezionati sono ormai fissi in ogni bar, associati ormai in maniera indissolubile al sapore di un’estate italiana come quello del Cornetto, della Coppa del Nonno o dei biscotti gelato.

bitter nostalgia - neomag.bitter nostalgia - neomag.
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Le bibite made in Italy 

In America faceva capolino la Coca Cola, in Italia, invece, la spuma conquistava i bar e gliitaliani.

La spuma è una bibita analcolica gassata, dolce e aromatizzata con spezie e agrumi fino ad ottenere un sapore difficile da definire. Era l’alternativa perfetta alla gazzosa e si trovava ovunque, perchè tutti la volevano. Subì un leggero calo di interesse quando negli anni Ottanta i brand internazionali diffusero le lattine. Ai giorni nostri registra una nuova giovinezza, facendo tornare la spuma e le altre bibite made in Italy di moda.

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L’arrivo della Nutella

Ultimo nella nostra lista, e sicuramente non per importanza, è l’arrivo in Italia della Nutella. Nocciole, olio vegetale e pochissimo cacao diventano la merenda perfetta sfamare gli operai con due fette di pane e un prodotto economico. La prima crema messa in commercio fu dapprima solida, come un panetto, e poi successivamente spalmabile. Fece successo anche fra i bambini, tanto da far intuire ai Ferrero le potenzialità di quei piccoli consumatori.

Nel 1968 arriva il Kinder Cioccolato, geniale perché con “più latte e meno cacao”,  e poi la versione con i cereali soffiati, buoni e sani, ma ancor meno costosi del latte.  Nel 1974 è la volta degli ovetti con le sorpresine da collezionare che ancora oggi hanno un loro mercato di amatori.

Sono stati tutti prodotti che hanno segnato la cultura del Bel Paese e che, oggi, segnano la nostalgia italiana.