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Carlton Cuse in Bates Motel ne realizza un’intera serie televisiva,  Ang lee, in Motel Woodstock, ne ricavò una pellicola che detta la storia dei fenomeni rock più impetuosi. Celebrato dai vibranti plettri dei rockers sino alle ruggenti marmitte delle Harley, dagli anni 20 ad oggi il ‘Motel‘ risulta una mecca per le chimeriche fantasie da  Rout 66.  Amante dell’avventura, ispirati dalle fiammanti luci dei suoi neon, si ammanta di un alone di fascino misterioso, dagli interni spartani alle incommensurabili distese di vuoto e deserto che lo circondano.  Suggestivo e dal fascino sregolato, ha come patria gli USA,  e per chi non ne conoscesse usi e consuetudini nasce con finalità di alloggio per driver e travellers incalliti.

Vi chiederete cosa ci sia di Design in un agglomerato di insegne al neon!

Sono luoghi avulsi dal tempo, lontani dalla frustrante dimensione della città, intensi e fluidi. In essi si interpreta una tradizione incanalatosi nel rito del viaggio, di una meta mai definita. Non è dato conoscerne il progettista ma  dense di cultura pop le proprie  insegne risultano un involontario quanto esuberante progetto di lighting design. Colori forme e architettura ne decretano il fascino struggente di spiriti avventurieri guidati da una stridente natura wanderlust!  

Good luck … 

Domenico Tammaro