La tragedia della Morte di Kobe Bryant, la leggenda dei L.A. Lakers che vinse un Oscar grazie al corto del 2018 ‘Dear Basketball’

Morte di Kobe Bryant - Neomag.

Domenica 26 gennaio in un incidente d’elicottero abbiamo assistito alla morte di Kobe Bryant, uno dei più forti, e popolari, giocatori di basket di tutti i tempi, che giocò per venti stagioni ai Los Angeles Lakers tra il 1996 e il 2016 vincendo cinque titoli della NBA. L’elicottero su cui Bryant stava viaggiando insieme ad almeno altre tre persone è precipitato a Calabasas, a nord ovest di Los Angeles: le cause dell’incidente non sono ancora chiare.

Bryant aveva 41 anni, e la notizia della sua morte ha generato reazioni sconvolte e incredule da parte di sportivi e appassionati di sport di tutto il mondo: la fama e l’impatto di Bryant sulla storia moderna della NBA è stato paragonato soltanto a campioni come Michael Jordan, LeBron James e pochissimi altri. Soltanto sabato sera, Bryant era stato sorpassato da James come terzo giocatore con più punti segnati in NBA (più di 33mila).

Kobe Bryant Oscar - Neomag.

La lettera di addio di Kobe Bryant al basket che ispirò un corto da Oscar

Bryant, famoso anche con il suo soprannome “Black Mamba”, giocava come guardia ed era considerato uno dei più forti giocatori della storia del basket. Era dotato di un fisico imponente ma agile e di una tecnica eccezionale. Per circa dieci anni, tra il 1999 e il 2009, è stato tra i giocatori più dominanti e spettacolari di tutta la NBA, con i suoi celebri tiri in sospensione e le sue famose schiacciate.

Nel giorno del suo ritiro, dopo 20 anni sul parquet, Kobe Bryant scriveva una lettera toccante per annunciare l’addio. Una dichiarazione d’amore per il basket, ma anche una resa all’età, a 37 anni: “Il mio cuore vorrebbe continuare ma il mio corpo non ce la fa più”, scriveva la leggenda della Nba.

Da quella lettera è nata l’idea di un cortometraggio intitolato ‘Dear Basketball’, realizzato con il regista e animatore Glen Kean, che si aggiudicò l’Oscar nel 2018.

Questa la lettera di Kobe Bryant

      

Caro basket,
dal momento in cui ho cominciato ad arrotolare i calzini di mio padre
e a lanciare immaginari tiri della vittoria nel Great Western Forum
ho saputo che una cosa era reale:

mi ero innamorato di te

Un amore così profondo che ti ho dato tutto
dalla mia mente al mio corpo
dal mio spirito alla mia anima.

Da bambino di 6 anni
profondamente innamorato di te
non ho mai visto la fine del tunnel.
Vedevo solo me stesso
correre fuori da uno.

E quindi ho corso.
Ho corso su e giù per ogni parquet
dietro ad ogni palla persa per te.
Hai chiesto il mio impegno
ti ho dato il mio cuore
perché c’era tanto altro dietro.

Ho giocato nonostante il sudore e il dolore
non per vincere una sfida
ma perché TU mi avevi chiamato.
Ho fatto tutto per TE
perché è quello che fai
quando qualcuno ti fa sentire vivo
come tu mi hai fatto sentire.

 

Hai fatto vivere a un bambino di 6 anni il suo sogno di essere uno dei Lakers
e per questo ti amerò per sempre.
Ma non posso amarti più con la stessa ossessione.
Questa stagione è tutto quello che mi resta.
Il mio cuore può sopportare la battaglia
la mia mente può gestire la fatica
ma il mio corpo sa che è ora di dire addio.

E va bene.
Sono pronto a lasciarti andare.
E voglio che tu lo sappia
così entrambi possiamo assaporare ogni momento che ci rimane insieme.
I momenti buoni e quelli meno buoni.

Ci siamo dati entrambi tutto quello che avevamo.
E sappiamo entrambi, indipendentemente da cosa farò,
che rimarrò per sempre quel bambino
con i calzini arrotolati
bidone della spazzatura nell’angolo
5 secondi da giocare.
Palla tra le mie mani.
5… 4… 3… 2… 1…

Ti amerò per sempre,
Kobe