Ma soprattutto: perché al giorno d’oggi il manspreading sta diventando una vera e propria battaglia femminista?
Ma soprattutto: perché al giorno d’oggi il manspreading sta diventando una vera e propria battaglia femminista?
I maschi, che presenza ingombrante. Ancora oggi, nel 2024, esistono ancora molte, forse troppe, cattive abitudini dovute al sistema patriarcale in cui viviamo. Esistono infatti forme di micromaschilismo quotidiano che spesso ignoriamo perché considerate come gesti socialmente riconosciuti ma non per questo bisogna ritenerli corretti. A discapito di numerose donne che provano questa sensazione di disagio, molti uomini ignorano bellamente di essere causa di tanto incomodo.
L’atteggiamento a cui facciamo riferimento ha un nome: il manspreading.
Dude…stop the spread please. It’s a space issue. #CourtesyCounts #manspreading pic.twitter.com/thuMsTrTlZ
— NYCT Subway (@NYCTSubway) February 13, 2015
Cos’è il Manspreading?
Il manspreading è un termine inglese e si riferisce alla pratica degli uomini seduti nei trasporti pubblici, sul divano, al cinema (ovunque) con le gambe divaricate, coprendo così più di un posto. Sì, nelle metropolitane di molte città, le donne hanno cominciato da anni a segnalare il vizio tutto maschile di allargare le gambe invadendo lo spazio altrui.
L’invasione del maschio alpha dello spazio, fisico ma anche emotivo, altrui è diventata tema di dibattito, al punto che in alcune città del mondo si sono attivati divieti ad hoc per rimettere, letteralmente, i maschi al loro posto, potremmo coniarlo come “stravaccamento ingiustificato”.
“Siediti con gli arti dritti e non descrivere con le gambe un angolo di 45, occupando così il posto per due persone”, il Times of London consigliava già nel 1836 in un articolo sul galateo degli autobus, come citato da Clive DW Feather in “La storia della linea Bakerloo”. Il termine “manspreading” è stato coniato nel 2013, quando gli utenti della metropolitana di New York hanno iniziato a pubblicare foto di passeggeri maschi disinvolti e dei loro vicini contorti sui social media.
Il caso di Annalisa alla Milano Fashion week 2024
La parola è uscita fuori insieme ad un’immagine relativa alla fashion week milanese appena conclusa diventata virale.
Si tratta di Annalisa che, ospite alla sfilata di Dolce e Gabbana, siede in prima fila letteralmente ‘schiacciata’ tra due uomini. Mentre i due, comodi e rilassati, attendono l’inizio del défilé, lei occupa i pochi centimetri di spazio che avanzano assumendo una postura che riflette un certo disagio. Uno dei due è l’attore e modello Michele Morrone, e l’altro il modello americano Alton Mason, il quale indossa una voluminosa pelliccia che complica ulteriormente la situazione, bloccando lo spazio visivo della cantante.
La foto, che in realtà è un frame di un filmato, sta facendo il giro del web, perché emblematica di un fenomeno manspreading. Una situazione che mette piuttosto a disagio, come testimonia l’espressione di Annalisa.
Tu cosa ne pensi?