Luca Cacciapuoti, in arte Arsenyco, è il fotografo controverso, introspettivo e assolutamente geniale da seguire su instagram

Luca Cacciapuoti - Neomag.

La settima digital cover di Neomag approfondisce il tema della Club Culture di Napoli. Tra le figure della nightlife spicca, senza ombra di dubbio, quella del Fotografo, la figura che più di tutte immortala le nostre notti brave.

Tra i tanti ne esiste uno a Napoli dotato di una spiccata dote artistica. Non solo per i locali, non solo perchè riesce a realizzare belle foto, ma perchè unisce la giusta dose di introspezione e genialità all’interno di un unico scatto. Stiamo parlando di Luca Cacciapuoti, in arte Arsenyco, un giovane talento creativo che pubblica le sue opere, perchè di questo si tratta, su instagram.

Sono più di 77mila le persone che apprezzano il suo talento artistico, più di 77mila le persone che ogni giorno ammirano le sue creazioni. Ci ha concesso una piccola intervista. Scopriamo insieme chi è Luca Cacciapuoti.



Ciao Luca. Ti andrebbe di descriverti brevemente con tre aggettivi?

Ciao a voi!
Iprimi tre che mi vengono in mente, in ordine, sono:

Introverso
Riflessivo
Romantico.

C’è stato un tempo in cui hai scritto per Neomag. Come è cambiato il tuo approccio alla fotografia da allora?

Prima sperimentavo di più, non mi ero ancora chiuso solo ed esclusivamente in studio a costruire immagini.
A quel tempo ricordo che ancora ero capace di uscire all’aperto per fotografare cielo e vari paesaggi…
poi c’è stata una fase graduale dove senza accorgermene mi sono chiuso in quello che mi riusciva meglio, approfondendo e ricalcando quell’aspetto.

Ora sto cercando di portarmi oltre quest’abitudine.

Su instagram il tuo profilo ‘arsenyco’ raccoglie più di 77 mila follower. Possiamo definirti ufficialmente un fotografo di successo?

I social sono l’unità di misura valida a definire il successo delle figure di influencer (nel senso di persona capace di influenzare).
L’influenza sugli altri fa parte dell’essere un fotografo di successo, ma non è l’unica cosa di cui si ha bisogno.

Le mie immagini possono anche piacere ed influenzare, ma in ogni caso non sono dove vorrei essere.

Nel tuo profilo instagram ci sono tantissimi progetti fotografici, tutti bellissimi e con un messaggio chiaro. Come nascono le tue idee?

Le prendo un po’ dal quotidiano e dal vissuto.
Sono quello che penso, che dico, temi su cui rifletto involontariamente…

Alcune sono cose che sento e non riesco ad esprimere con parole.

Quando chiedi ai tuoi ‘modelli’ di scattare fotografie controverse, sono subito d’accordo?

La maggior parte dei modelli che utilizzo hanno già prima del set e dell’idea un rapporto confidenziale con me, questo mi facilita nel momento in cui avanzo proposte, c’è una fiducia di base.
Ma devo dire che a volte si percepisce una certa preoccupazione nel momento in cui propongo qualcosa… non tutti sono disposti in effetti, e non sempre si trova una quadra.

Ad oggi, un talento fotografico come il tuo, come si rapporta alle fotografie da serata?

Vivere e raccontare un party è sempre un punto di vista, non c’è molto da dire.
Faccio una selezione dei party in cui preferisco fotografare, ma sono convinto si possa avere un punto di vista su tutto, descrivendo l’evento a proprio modo, con una propria etica ed estetica.
Tolte le necessità, credo che debbano poi essere più bravi i party a scegliere gli occhi dei fotografi, che i fotografi a preoccuparsi di cosa possa piacere ai party, questo per non sprofondare in forzature che comprometterebbero il risultato finale.

Scegli sempre tu il soggetto ed il tema da immortalare, oppure devi sottostare a delle regole di qualcun altro?

Posso definirmi ancora un artista indipendente.

Certo mi lascio influenzare da chi ho attorno, ma questo fa parte della vita in generale…
Non so essere molto flessibile con le commissioni, solo una piccolissima percentuale di lavori in cui mi sono sentito valorizzato è presente sul mio profilo IG (che si può definire la mia galleria).

Qual è il progetto nel quale Luca si rivede maggiormente?

Fino ad oggi, Cara Malinconia credo sia ancora il più pieno di me.

Ma ce ne sono tante che in momenti precisi riaffiorano rappresentandomi per intero…

Dopotutto sono venute fuori dai pensieri miei, non potrebbero essermi estranee.

Una cosa che hai imparato facendo questo lavoro? 

Che non si è sempre quello che si pensa di essere.

Un consiglio che daresti a chi vorrebbe fare il tuo lavoro?

Consiglio di non guardare (per non rischiare di seguire) il percorso e il linguaggio degli altri.
Il fotografo è un tecnico ed è giusto che studi, ma un artista ha il compito di rappresentare un punto di vista della realtà, con un proprio linguaggio riconoscibile.
Non bisogna perdersi in accademismi, le risposte vanno cercate dentro se stessi
Bisogna esprimersi in tutta la confusione di cui siamo fatti, non solo con quello che piace al pubblico.

è una continua ricerca…