Un po’ Graphic Designer, un po’ Art Director, un po’ Content Creator. Così si presenta Cristian Bragaglio, con cui abbiamo scambiato due domande
Il suo profilo instagram è uno dei più interessanti e creativi sui quali potreste capitare. Nel suo profilo si definisce in questo modo: Un po’ Graphic Designer, un po’ Art Director, un po’ Content Creator. Stiamo parlando di Cristian Bragaglio, che ci ha concesso una piccola intervista per farsi conoscere oltre le sue creazioni.
Immaginate di aprire Instagram, come ogni giorno, e vedere una sua illustrazione. Siamo sicuri vi sarà successo tantissime volte. Adesso vi sveliamo chi è l’artista dietro le creazioni in cui tantissime persone si rispecchiano.
1) Se dovessi rispondere alla domanda ‘Chi è Cristian’ in tre parole, quali sarebbero?
Strano, disordinato e determinato. Si ok, due su tre potrebbero sembrare negative come parole, ma in realtà si completano con l’essere determinato. Non so se debba argomentarle ma lo farò comunque. Strano? Quando ero un fanciullo lo pensavano un po’ tutti.. (ho iniziato a crederci anche io, soprattutto in negativo) non avevo molti amici, capelli rossi, lentiggini, magro e poco socievole, tant’è che spesso preferivo giocare con dei pezzetti di carta piuttosto che uscire con gli “amici”. Per disordinato invece non si tratta di aver la scrivania conciata come una discarica, assolutamente no, anzi ho agende, note dell’iphone e calendari super organizzati, ma intendo disordinato nella mia testa.. a livelli estremi. E per determinato, bhe, perché è la cosa che mi fa sentire vivo, che collega tutto. Mi fisso su un obiettivo, cerco di raggiungerlo, soddisfatto o meno, mi sposto e passo al prossimo. La cosa che preferisco in questo processo è il percorso e gli ostacoli da affrontare prima di arrivare alla fine e quella per me è determinazione a tutti gli effetti.
2) Abbiamo guardato e seguiamo da tempo il tuo account instagram. I tuoi lavori sono davvero incredibili. Hai una fonte di ispirazione oppure no?
Ho moltissime fonti di ispirazione si. Vedendo il mio profilo non si direbbe, ma il mio Guru è Salvador Dalì, non tanto per le opere realizzate ma più per i concetti riportati, le idee talmente surreali che dopo un po’ non lo sembrano più ed il movimento che ha rappresentato e che tutt’ora mi ha portato a trovare un mio stile identificativo. Ritengo che sia un’arte molto complessa ma piena di alternative al mondo che siamo abituati a vedere. Altra mia fonte d’ispirazione è Pinterest, uno dei social più interessanti e importanti per creativi e non.
Il telefono poco fa mi ha detto che ho trascorso, solo oggi, 4 ore sull’app.
3) Le tue creazioni sono tutte riconoscibili e minimal. Raccontaci il tuo processo creativo.
Il mio processo creativo nasce già da bambino. Amavo disegnare, principalmente a mano libera e come soggetto i volti, puntavo al realistico. Da qualche parte devo avere ancora qualche disegno. Crescendo, sono arrivato alle scuole superiori, dove scelsi un indirizzo di grafica e comunicazione, per due motivi: il primo era per imparare e ampliare le mie conoscenze; il secondo era che la scuola si trovava a 600 metri da casa mia (ero molto pigro). Dopo gli studi, superati con molta calma, (in quarta superiore mi misi a lavorare anche come commesso) ebbi difficoltà a trovare lavoro nell’ambito, non sapendo soprattutto cosa avrei voluto fare, cosi rimasi a fare il commesso ancora per qualche mese. Purtroppo in quei periodi la mia passione la abbandonai, sia per il poco tempo, sia perché non ci vedevo molto futuro, ma comunque ci tenevo a rimanere nel settore cosi mi misi a fare mini lavoretti grafici alla sera, per me e per qualche amico. Facciamo per un super passo (anche due) avanti.. il 9 Marzo 2020 ci siamo svegliati in quarantena e io avevo solo una domanda: e adesso cosa faccio? Necessitavo di un’idea, un’ispirazione, perché non ero in grado di immaginarmi delle giornate vuote a fissare lo schermo della tv sperando una vita diversa. Cosi ecco che arriva il mio profilo. Inizialmente lo vedevo solo come una valvola di sfogo per non uscirne pazzo, ma andando avanti notai che il concept piaceva e soprattutto veniva capito. Ad oggi, dopo un anno esatto, sono cambiate molte cose, finalmente riesco a comunicare come ho sempre desiderato, riesco a dire la mia, a confrontarmi e mi ritengo soddisfatto di me stesso e degli obiettivi che ho raggiunto.
4) Nel tuo profilo, oltre le tue creazioni, ci sono anche tue foto e video. Fa tutto parte del tuo modo di raccontare?
Si il mio profilo è la mia testa, molti dei lavori rappresentano le mie debolezze o situazioni spiacevoli passate mentre le mie foto e video mostrano semplicemente chi c’e’ dietro la parte creativa e spesso scherzosa. Da piccolo non ci pensavo, anzi evitavo, ma oggi poter parlare con le persone, per me è fondamentale e mostrare parte della mia vita tramite fotografie, mi da modo di poter interagire con chi mi segue come se fossimo face to face.
5) Come creativo digitale cosa pensi dei social network? Quanta influenza hanno sulla tua vita?
Credo che i social network siano una gigantesca opportunità per chiunque senta il bisogno di trasmettere qualcosa. Purtroppo però negli anni i numeri di persone sui social sono aumentati tantissimo e nonostante i molti lati positivi ce ne sono altrettanti negativi, che ormai sappiamo e che a volte portano a riflettere. Mi sono iscritto ad Instagram nel 2014, prima stavo dietro le quinte a guardare ed ammirare i profili dei miei personaggi preferiti, ora mi ritrovo quasi in prima linea con un pubblico e riesco a capire il lavoro e l’impegno che ci si deve mettere. Riguardo invece, l’influenza che hanno su di me i social, bhe direi che passo la maggior parte delle mie 24 ore sulle varie piattaforme disponibili oggi, sia per svago che per lavoro e hai davvero qualunque cosa a portata di un semplicissimo click, perciò su una scala da 1 a 10 darei un bel 9. Ammetto però che ogni tanto devo fare la classica pausa detox dai social, proprio per rendermi conto che c’e’ tanto altro, anche solo alzando lo sguardo.
6) Il tuo lavoro sui social, oggi, è anche il tuo lavoro effettivo?
Posso dire 50 e 50. Da quasi 3 anni lavoro anche nel settore dell’abbigliamento che è un’altra mia passione a cui tengo molto e per ora riesco a gestire tutte e due le cose. A volte mi addormento davanti al computer oppure sono perennemente in ritardo, ma forse fa parte del personaggio.
7) Di tutte le tue creazioni sapresti indicarci la tua preferita, quella che ti rispecchia maggiormente?
E’ una domanda complicata perché praticamente tutti i miei lavori mi rispecchiano ma se devo scegliere per forza, direi questa: https://www.instagram.com/p/CJ8- aDlBOPl/?igshid=18nk9ywbswpft Per anni mi sono basato sull’opinione e sul giudizio di molte persone, non tanto per incertezza mia personale ma perché volevo delle semplici conferme e ho imparato a mie spese che spesso è sbagliato concentrarsi sul pensiero altrui, sia perché ti limita e sia perché non ti permette di scegliere ciò che e’ meglio per se stessi.
8) Hai programmi per il futuro? ti va di raccontarceli?
Come vi dicevo un po’ più su, sono una persona che non riesce ad immaginarsi una giornata vuota, perciò si, ho moltissimi progetti che ho in mente da svariato tempo e ora avendo qualche possibilità è giusto portarle alla luce.. Vi farò due spoiler dai: durante il primo lockdown ho iniziato a scrivere un libro, molto leggero ma anche abbastanza personale, il tutto mixato con il mio concept sul profilo, uscirà l’anno prossimo, mentre come secondo spoiler, sempre per il prossimo anno o fine di quest’anno i miei lavori si trasformeranno in qualcosa di concreto.
9) Se potessi dare un consiglio a chi, come te, sta iniziando questa carriera, quale sarebbe?
Penso di essere una delle persone peggiori a dare consigli, perché nel corso della mia vita ho fatto tantissimi errori, che sono comunque serviti, ma restano comunque errori. Però, uno ce l’ho.. Mai perdere di vista l’obiettivo, qualunque sia l’ostacolo.. Vedo e sento tante persone che non riescono a continuare perché magari hanno poco tempo o non vedono risultati o peggio gli viene tolta la motivazione da parti terze.. Le cose bisogna volerle, bisogna fregarsene del giudizio delle altre persone e percorrere la propria strada da soli. Solo cosi si arriverà al traguardo ma anche alla soddisfazione, in alcuni punti della vita è giusto tirare fuori un po’ di “egoismo positivo”.