La settantasettesima edizione dei Golden Globe si è tinta di nero ed è diventata l’edizione più femminista della storia.
Si è tenuta ieri sera, ad Hollywood, la settantacinquesima edizione dei Golden Globe, premi della stampa estera da sempre considerati indicatori forti per la corsa all’Oscar che si terrà Domenica 4 Marzo.
Questa edizione sarà sicuramente ricordata dai posteri per il lancio del movimento Time’s UP che ha visto l’unione e la coesione della forza femminile sul Red Carpet che si è tinto di nero per protestare contro gli abusi subiti e denunciati in questi mesi oltreoceano dalle Star.
Il movimento è partito con una lettera aperta sul New York Times (Leggila QUI) e sostenuto da praticamente tutte le attrici di Hollywood – Cate Blanchett, Ashley Judd, Natalie Portman, Meryl Streep, Brie Larson, Reese Witherspoon, Sarah Jessica Parker – è un fondo volto a sostenere psicologicamente ma soprattutto economicamente le vittime di abusi che non possono permettersi le spese legali ed è quindi rivolto alle donne della società civile, studentesse, sarte, cameriere, donne delle pulizie.
Oprah – prima donna di colore a ricevere il Cecil B. DeMille Award – ha fatto un commovente ed emozionante discorso da standing ovation che sta impazzando sul web, dove ha paragonato il movimento #metoo a quello dei diritti civili degli afro americani.
“Per troppo tempo le donne che hanno osato parlare di fronte a uomini potenti non sono state credute e ascoltate. Siamo all’alba di un nuovo giorno. Il loro tempo è finito! Il loro tempo è finito! Il loro tempo è finito!”.
Queste le parole che hanno segnato la scorsa serata unite alle vittorie di storie, sia per piccolo che grande schermo, improntate nell’ottica della femminilità.
Senza dubbio i Golden Globe più femministi della stotia.
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A sorpresa su quella che era la pellicola favorita, La forma dell’acqua di Del Toro, che ha comunque portato a casa il premio per la miglior regia, ha prevalso il film drammatico Tre manifesti a Ebbing, Missouri con una grandissima Frances McDormand scelta come miglior attrice drammatica. Miglior commedia un film tutto al femminile come Ladybird, diretto dalla regista Greta Gerwig con la giovane Saoirse Ronan protagonista e vincente.
La Delusione è stata tutta Italiana che su ben cinque candidature (tre per il film di Luca Guadagnino Chiamami col tuo nome) non ne ha portata a casa nessuna.
Qui la trascrizione integrale del discorso di Oprah.