Johnny Depp e Amber Heard sono i protagonisti dell’ultima battaglia legale che sta conquistando l’America ed il mondo intero
Il tormentato divorzio tra Johnny Depp e Amber Heard, una ostina lotta che si protrae dal 2016, continua a far parlare di se. Nell’ultima settimana, infatti, ha preso il via il processo civile per diffamazione intentato da Johnny Depp ad Amber Heard, la sua ex moglie, nel tribunale di Fairfax, Virginia.
Essendo il processo civile pubblico, tutto quello che accade in tribunale, ogni deposizione o sospiro tra i due attori di Hollywood diventa un nuovo scenario mediatico. Un processo dall’entità economica notevole, considerando che ammonta a 50 milioni di dollari la richiesta degli avvocati di Depp contro l’ex moglie. Il motivo? L’accusa diffamatoria mossa dalla Heard sul Washington Post, dove aveva insinuato in un articolo di essere vittima di violenze domestiche e attacchi di rabbia da parte di Depp.
Tutto è sotto gli occhi di tutti.
Il processo sui social
Sui social, in particolare su TikTok, si sono create delle vere e proprie fazioni pro-Depp o pro-Heard. Il risultato , quindi, è che online, oltre ai documenti ufficiali del processo, ci sono migliaia di contenuti, video e fan-art per l’uno o l’altro imputato, spezzoni delle testimonianze, focus e analisi delle micro-espressioni facciali di Johnny Depp o Amber Heard che rivelerebbero la loro innocenza (o presunta colpevolezza).
Un matrimonio finito male, molto male. Una relazione naufragata sotto il peso di accuse terribili, in particolare violenze fisiche, sessuali e psicologiche da ambo le parti. Più i particolari marci di questa relazione continuano a trapelare per viva voce dei protagonisti, più la necessità di capire chi sia il buono della storia diventa pressante.
L’Amore tra tra Johnny Depp e Amber Heard
La domanda che tutti si pongono è: Chi è il vero buono di questa storia?
La super star e icona sexy Depp, che a causa delle accuse dell’ex moglie ha perso contratti e lavori, oppure Amber Heard, caduta nelle spire di un uomo con un’infanzia violenta alle spalle, irrisolti emotivi e dipendenze da alcol e droghe pesanti?
Quello che sembra essere certo è che, ascoltando le testimonianze, risulta difficile schierarsi pienamente dalla parte di uno dei due in modo assolutamente univoco. Non c’è un cattivo solo, non un buono assoluto. Basta ascoltare alcuni episodi raccontati sia dall’accusa che dalla difesa per rendersi conto che cadere nel victim blaming, ovvero nella colpevolizzazione della vittima è un errore, almeno in questo caso.
Tutti noi siamo effettivamente diventati consapevoli spettatori di un doppio dramma privato, ognuno attirato dai dettagli inquietanti che emergono da quell’aula di tribunale.
La storia uscita dal tribunale
Ogni giorno, stando a quanto riportato dai tabloid, ci troviamo su un doppio schieramento: da un lato ascoltiamo le storie terribili che distruggono il sex symbol di Hollywood, dall’altro quelle che consolidano lo stereotipo dell’attore ricco e sballato e senza equilibrio, che nasconde le prove in virtù del proprio status di bianco privilegiato. Abbiamo poi il dipinto della donna psicolabile che monta ad arte un caso di violenze per assicurarsi il supporto dell’opinione pubblica come in un film di David Fincher.
Sembra così impossibile non finire a parteggiare per l’uno o per l’altro. Chi sceglie la propria vittima o il proprio carnefice lo fa in base ad esperienze personali. Perché in questo processo vediamo ciò che vogliamo vedere: un uomo che picchia e violenta la moglie con una bottiglia; una donna che fa male ripetutamente al marito arrivando a mozzargli un dito; una coppia che si lancia addosso recriminazioni e cattiverie, poi scende sul red carpet, si veste e finge che tutto vada al meglio.
Lo ‘spettacolo’ rimane tremendo da guardare, a prescindere da chi sarà dichiarato vincitore della causa.