Gucci Love Parade ha rappresentato una vera e propria lettera d’Amore che Alessandro Michele ha scritto per Los Angeles, la città degli Angeli
Vi avevamo anticipato che Gucci avrebbe sfilato a Los Angeles. Ebbene ieri sera è successo nella Hollywood Boulevard di Los Angeles.
Era la seconda collezione di Alessandro Michele a debuttare in passerella in occasione del centenario festeggiato da Gucci, seconda ad “Aria“ che aveva già riscosso un incredibile successo.
«[Los Angeles] è la città dove ho incontrato gli individui più peculiari, fuori dal tempo, refrattari a ogni idea di ordine. […] Una parata di creature incantate e profondamente libere che si muovono in un luogo dove né il futuro né il passato esistono».
Queste sono state le parole più importanti delle show firmate proprio dal direttore creativo Alessandro Michele per lo show Love Parade di Gucci. Un occasione, quindi, idonea per andare a celebrare l’eterno legame esistente tra cinema e moda. La partenza dal TLC Chinese Theatre, storico cinema che ha ospitato numerose anteprime e tre cerimonie degli Academy Awards, e poi via sulla Walk Of Fame tra i marciapiedi con le stelle dedicate alle celebrità, il tutto sulle note di Björk.
Numerose le star in passerella per Gucci
Le star presenti alla sfilata quasi non si contano. Tra quelle che hanno presenziato sia in front raw che in passerella sono state davvero tantissime, sembrava proprio di essere presenti alla cerimonia degli Oscar: da Gwyneth Paltrow in un completo che riprende un modello di disegnato da Tom Ford nel 1996, seduta al fianco del CEO Marco Bizzarri, a Diane Keaton, passando per Lizzo, Dakota Johnson, Miley Cyrus e Billie Eilish. Del tutto inaspettati invece, nell’incredibile ruolo di modelli, Jared Leto, Miranda July e, assolutamente a sorpresa, Macaulay Culkin, attore protagonista di “Mamma, ho perso l’aereo”.
I look di Gucci Love Parade
Hanno sfilato oltre 100 look per esprimere al meglio la visione glam di Michele per la Maison Italiana. Si va dalle maschere teatrali al rosa satin di Marylin Monroe ne “Gli uomini preferiscono le bionde”, ad una moderna Cleopatra con un susseguirsi di influenze western. Il defilè è stato caratterizzato da un tripudio di paillettes luccicanti, cristalli, trasparenze, ricami di serpenti. I tailleur sartoriali, invece, sono stati caratterizzati dalle finiture bondage, sontuose pellicce, calze a rete e da blazer anni Settanta.
Possiamo sicuramente affermare che l’evento, molto meglio definirlo così piuttosto che sfilata, “Gucci Love Parade” sia stato un vero e proprio inno al glamour, ai sogni e all’estetica.