Gli Influencer quanto potere hanno su di noi? Sempre più persone si affidano alle loro opinioni, ce lo svela una ricerca del sito tedesco Statista
Hai mai sentito parlare degli influencer? Una figura semi-mitologica a metà strada tra Gianluca Vacchi e Chiara Ferragni.
Che li ami o li odi, le persone che sui social dettano tendenze e abitudini di consumo di migliaia (a volte milioni) di seguaci, appunto i cosiddetti “influencer“, sono ormai diventate vere e proprie figure professionali. Tutti vogliono farlo, tutti ambiscono a quello.
Sarà perchè guadagnano cifre da capogiro e collaborano con molti brand, ma quello che è certo è che chi oggi decide di intraprendere questo tipo di carriera non suggerisce più soltanto cosa comprare: gli influencer di oggi ci dicono anche dove e cosa mangiare, quali musei visitare, quali libri leggere o in quali luoghi viaggiare.
Statista, società tedesca specializzata nella raccolta dati diffusi da istituzioni che si occupano di ricerca di mercato e di opinioni e statistiche in ambito economico, ha pubblicato di recente un’indagine, dal titolo “L’influenza degli influencer“. Lo scopo era rivelare quanto i consumatori di ogni parte del globo si fidassero del parere di chi seguono sui social network per fare acquisti.
I dati raccolti provengono da un altro sondaggio di Statista, il Global Consumer Survey, e ha coinvolto tra le mille e le 7.600 persone di età compresa tra i 16 e i 64 anni negli 8 paesi osservati (Brasile, Cina, Danimarca, Giappone, India, Italia, Regno Unito e Stati Uniti). Statista ha poi confrontato il periodo “Novembre 2017-Maggio 2019” con quello “Aprile 2021-Marzo 2022“.
Come cresce il fenomeno nei diversi paesi
Anche se in modo diverso, il fenomeno cresce in tutti i Paesi coinvolti nella ricerca, fatta eccezione per la Cina dove invece viene riscontrata una tendenza di segno opposto.
Tuttavia proprio la Cina, insieme con Brasile e India, è tra gli Stati dove le persone vengono influenzate maggiormente dagli influencer. Tutti e tre fanno parte della categoria dei Paesi Brics (Brasile, Russia, India, Cina e Sud Africa), ovvero quelli che presentano grandi numeri quanto a popolazione, territorio, risorse e crescita del Pil. In particolare, Brasile e India hanno visto aumentare in maniera esponenziale le percentuali di consumatori che fanno affidamento sui loro ‘seguiti‘, con un incremento che va rispettivamente dal 35 al 45%, e dal 25 al 35%. Fanalino di coda sono invece Danimarca e Giappone, anche loro in crescita, ma le cui percentuali non superano in entrambi i Paesi il 10%.
Perché gli influencer ci influenzano
Ma la vera domanda è una: Perché gli influencer ci influenzano? Diverse spiegazioni del fenomeno ha provato a darle Forbes nel 2019, tutte da ricondurre alla capacità di questa nuova forma di promozione commerciale di sfruttare le tendenze naturali, le emozioni e i desideri delle persone.
In primis, gli esseri umani sono creature sociali programmate per connettersi profondamente con i propri simili, per essere con questi il più possibile affini e per non venir ‘lasciati indietro’. Quindi, al di là del fatto che possano piacere o meno i contenuti promossi, i followers si affidano agli influencer per essere guidati attraverso le molteplici aspettative sociali. Diverse ricerche hanno poi dimostrato che la parte del cervello associata alla valutazione delle punizioni ci avvisa quando, non conformandoci alla nostra comunità, potremmo incorrere in un rifiuto. E chi preferirebbe un rifiuto quando, invece, si può essere accettati?
Lentamente e in maniera progressiva, gli influencer hanno raggiunto nella mentalità delle persone la stessa importanza che possono avere, in ambiti diversi, altri personaggi ritenuti “esperti”, siano essi scienziati, giuristi, giornalisti e via di seguito.
Ultimo ingrediente, non meno importante: con i followers, gli influencer riescono a creare anche una sorta di intimità, attraverso la condivisione di foto e video che mostrino non solo quello professionale, ma anche il loro lato privato e più ‘vero’. Gli influencer instaurano quindi con i seguaci lo stesso rapporto che può esserci tra due amici. E come possiamo non fidarci di un amico?