L’accumulo di email di lavoro manda in ansia la GenZ. Che cos’è l’email apnea e come superarla?
L’email apnea è un fenomeno sempre più comune tra i giovani lavoratori, soprattutto quelli della Gen Z. Questa condizione si manifesta con la tendenza involontaria a trattenere il respiro mentre si gestiscono email di lavoro, generando ansia e stress. Vediamo insieme i sintomi di questo disturbo e come migliorare la propria salute mentale per affrontare lo stress da email.
L’email apnea colpisce soprattutto la GenZ
Secondo una ricerca condotta da Babbel su 2.000 giovani americani tra i 18 e i 24 anni, quasi il 36% di loro ha oltre 1.000 email non lette nella posta del lavoro. Questo accumulo provoca frustrazione e un forte senso di pressione, noto come “email anxiety”. La Gen Z risulta essere il gruppo più colpito da questo fenomeno, mentre i Millennials sembrano sperimentare una forma opposta di ansia. Sentono il dovere di leggere le email di lavoro continuamente, persino durante le vacanze, generando stress per motivi differenti. Questa condizione è ampiamente discussa su TikTok. L’hashtag #EmailApnea raccoglie centinaia di video di psicologi e mental coach, che analizzano i sintomi e offrono consigli per aiutare chi ne soffre.
Se il lavoro ci toglie il respiro
Il termine “email apnea” è stato coniato da Linda Stone nei primi anni 2000, dopo aver osservato se stessa e i suoi colleghi durante il lavoro (era allora dipendente di Apple). Secondo i suoi studi, trattenere il respiro durante compiti impegnativi o stressanti è una reazione comune, causata dal bisogno di concentrazione. In situazioni di forte impegno mentale, il cervello può temporaneamente “bloccare” funzioni automatiche come la respirazione per favorire la focalizzazione. L’email apnea è quindi una reazione involontaria. Tratteniamo il respiro quando ci sentiamo sopraffatti, come nel caso delle troppe email da leggere o della necessità di rispondere a comunicazioni che generano stress o ansia. Non è solo la quantità di email a provocare questa apnea, ma anche il timore di rispondere.
Rischio burnout
Lo studio di Babbel ha rivelato che 1 giovane su 5 spesso si pente delle risposte inviate, caricate di aspettative o paure già prima di premere “invia”. Questa tendenza a trattenere il respiro può diventare dannosa se diventa un’abitudine. Postura scorretta e affaticamento oculare, causati da ore passate di fronte allo schermo, possono peggiorare questa condizione, portando a stress significativo e persino burnout.
Respirare è la soluzione
Secondo gli esperti la respirazione è una risposta efficace all’ansia da email. Esercizi di respirazione consapevole, eseguiti nei momenti di maggiore sopraffazione, possono aiutare a riprendere il controllo e a recuperare la calma. Tuttavia, è altrettanto importante identificare le cause più profonde di questa ansia lavorativa con un terapeuta. Solo individuando l’origine dello stress si può ridurre e, in alcuni casi, superare l’ansia correlata. Guardando i video su TikTok dei creators che trattano il tema del benessere lavorativo, emerge che i lavori tradizionali con orari rigidi, come i classici 9-5, possono essere una fonte di stress per la Gen Z. Le ricerche sulle tendenze lavorative di questa generazione indicano il desiderio di evitare schemi di lavoro troppo rigidi, preferendo carriere più indipendenti, flessibili o da remoto, anche come liberi professionisti.