La Nostalgia degli anni ’90, considerati la generazione del walkman e degli SMS, messa a confronto con quella dei social e della velocità
Qual è il decennio più citato di sempre? Quello a cui si guarda con vena malinconica e tantissima nostalgia? La risposta è presto fatta: sono gli anni ’90. La nostalgia dei nineties continua ad animare l’immaginario pop, a far vivere le mode e le tendenze contemporanee e ad affacciarsi i tutte le reunion del piccolo schermo.
Il motivo per cui tutti continuiamo a pensare agli anni ’90 come ad un decennio perfetto, diciamocelo pure, è perchè “gli anni dieci” non sono stati niente di che, così come non lo sono stati “gli anni zero”. Il covid-19 non ha certamente aiutato. Quindi ci ritroviamo a guardare all’ultimo decennio che ha significato qualcosa per tutti noi.
Due generazioni a confronto
Gli anni 90 segnano il tempo del walkman, dell’iconica rivista Cioè, dei pantajazz, del Game Boy, del Tamagochi, della vita bassa, di MTV e di tutti quei miti dei Novanta che la cosiddetta Generazione Z troverebbe vere e proprie oscenità. Molto di quello che faceva parte della quotidianità di una ragazzina di allora, oggi non esiste più e non è considerato nemmeno cool. E quindi come glielo spieghi ad un classe 2005 che l’unico modo per vedere a ripetizione Beverly Hills 90210 era registrare le puntate su una VHS? Come glielo fai capire cosa voleva dire inviare un SMS e aspettare una risposta anche ore, senza certezza di ricezione né di lettura? Come glielo descrivi il rumore metallico del modem quando si connetteva a Internet? Ecco quello sì, già esisteva, anche se sembra passato un secolo!
E invece gli anni ’90 sono proprio dietro l’angolo, anche se tutto sembra essere completamente differente. Ecco perché gli adolescenti di oggi ascoltano con aria enigmatica gli attuali trentenni (ex adolescenti dei 90) e viceversa, quando parlano della loro rispettiva adolescenza: due generazioni destinate a non capirsi, poichè non vivono la stessa nostalgia degli anni 90.
Manifestazioni d’affetto oggi vs gli anni 90
La differenza più lampante tra le due generazioni? Senza dubbio quella che riguarda la sfera emotiva. Se oggi ti piace un ragazzo o una ragazza è presto fatto: un paio di like su instagram, una reazione tattica ad una storia e poi via di whatsapp. Tutto sembra essere in discesa e tutto sembra essere anche abbastanza facile.
Nei nineties tutto iniziava con uno squillo, solo per dirgli che stavi pensando a quella persona in quel preciso momento. Lo squillo era l’anticamera di un SMS con sù scritto uno striminzito TVB, rigorosamente abbreviato. Forse prima ti andava bene se poi quel messaggio, anche dopo giorni, riceveva una risposta. Ad oggi un visualizzato fa tutta la differenza per non sentire la nostalgia degli anni 90.
Differenze anni 90 vs giorni nostri
Ascoltare a ripetizione canzoni d’amore incise sulle cassette del walkman, indossare la maglietta della Onyx con l’ombelico scoperto e i jeans Fornarina per essere all’ultimo grido. Leggere Cioè per capire se resterai incinta quando gli darai il tuo primo bacio. Erano tutti scenari di ordinaria adolescenza anni Novanta che, ad oggi, ci fanno sembrare delle perfette idiote ali occhi delle smaliziate e disinibite ragazze di oggi!
Loro perennemente connesse, con il mondo a portata di iphone, non hanno idea di cosa sia l’attesa. C’è Spotify e non c’è bisogno di aspettare quella canzone alla radio; c’è Netflix per divorare la tua serie preferita in un solo pomeriggio. Le amiche hanno tutte uno stile curatissimo: blazer, crop top, jeans a vita alta strappati, la bralette, gli stivali alti fin sopra al ginocchio. Nulla a che vedere con gli abiti informi che indossavamo noi, quelli che a riguardare vecchie foto ci fanno dire oggi: ma davvero mi vestivo così?