La domanda che in molti si pongono è dove è sepolto il Conte Dracula?

La risposta è più sorprendente di quanto crediate. Il conte Dracula è in Italia. A Napoli. Scopriamo il perché



Un gruppo di ricercatori e studiosi estoni sta per rivelarci Dove è sepolto il conte Dracula.

«Il conte Dracula è morto a Napoli, è stato sepolto nel cuore della città ed è ancora qui»

Una vera e propria ricerca, con documentazione alla mano, è stata avviata per il ritrovamento della lapide.

Dove è sepolto il conte Dracula – Il chiostro

Chiostro Santa Maria la Nova - Napoli - Neomag.

La lapide di Dracula si troverebbe presso il chiostro di Santa Maria la Nova. E’ stata inviata una lettera per richiedere il permesso di esplorare il monumento presso il quale sarebbero, a detta degli studiosi, evidenti i segni che testimonierebbero la veridicità della notizia.

Ma perché?

Facciamo un salto indietro nel tempo.

Dove è sepolto il conte Dracula – La storia

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La vicenda è nata quasi per caso grazie alla tesi di una studentessa napoletana, Erika Stella, proprio sul chiostro di Santa Maria la Nova. Scatta una semplice foto, che però le appare alquanto ‘strana’. Allora decide di interpellare studiosi e ricercatori che, a loro volta, non aspettavano altro che una prova.

Questa prova rappresenterebbe la conferma a due ipotesi:

  • Il conte Dracula non sarebbe morto in guerra ma fatto prigioniero dai turchi;
  • La figlia Maria riscattò il padre e lo portò in Italia e quando morì, venne seppellito a Napoli.

Durante le ricerche sul suolo napoletano, gli studiosi narrano la storia del Conte:

«Nel 1476 il conte Vlad Tepes Dracula, che appartiene all’ordine del Dragone come il re di Napoli Ferrante D’Aragona, scompare durante una battaglia contro i turchi e viene dato per morto – spiega lo studioso Raffaello Glinni – una delle sue figlie, Maria, all’età di sette anni viene adottata da una donna napoletana e condotta nel regno di Napoli. Qui in seguito sposa un nobile napoletano della famiglia Ferrillo. La coppia ottiene in ”regalo” i territori di Acerenza in Basilicata ma è legata a Napoli tanto che, alla morte, i coniugi vengono seppelliti a Napoli».

Ma perché tanta certezza sulla lapide?

«Guardate i bassorilievi – spiega raggiante Glinni – la rappresentazione è lampante. Ricordate che il conte si chiamava Dracula Tepes: vedete che qui c’è la rappresentazione di un drago, Dracula appunto, e ci sono due simboli di matrice egizia mai visti su una tomba europea. Si tratta di due sfingi contrapposte che rappresentano il nome della città di Tebe che gli egiziani chiamavano Tepes. In quei simboli c’è ”scritto” Dracula Tepes, il nome del conte. C’è bisogno di altre conferme?».

Non sappiamo se questo basti a accreditare la tesi, ma certo è che la storia è plausibile. Napoli, la nuova Transilvania?

Fonte: Il Mattino