Durante la scorsa edizione dei VMA la cantante Pink ha ricevuto il premio Michael Jackson alla carriera e, per l’occasione, ha tenuto un commovente discorso sull’accettazione di se stessi e sull’uguaglianza.
Lo scorso 27 Agosto si sono tenuti a Inglewood i VMA, o MTV Video Music Awards. Questa edizione è stata condotta da una più che mai spumeggiante Katy Perry, che questa volta ha abbandonato per una sera i ‘panni’ da cantante, per vestire quelli da presentatrice (con successo aggiungerei). La serata si è svolta tra performance, presentazioni e assegnazione dei premi ai vari candidati nelle categorie di competenza. Ma tra i tanti momenti speciali e super glamour, uno su tutti è sicuramente degno di nota, per aver toccato forse le corde più profonde dell’anima. Si tratta di Pink: la cantante per l’occasione è stata premiata con il Michael Jackson Video Vanguard Award per i suoi 17 anni di carriera. Quello della cantante è stato un percorso sempre in salita, costellato oltre che dai successi nel campo musicale, anche da quelli privati. Infatti Pink è sposata dal 2006 con Carey Hart ed è mamma di due figli, Willow (6 anni) ed il piccolo Jameson (meno di 1 anno).
Il premio, preso dalle mani di Ellen DeGeneres, è stato il piacevole pretesto per un discorso, intimo e personale, che la cantante ha tenuto sul palco. Un discorso che ha toccato argomenti delicati, quali l’autostima e l’accettazione di se stessi, in un mondo che prevede della ‘caselle sociali’ predefinite, entro le quali bisogna necessariamente trovare collocazione. Così Pink, con le sue parole e rivolgendosi in particolar modo a sua figlia, presente nello studio, scardina questo ‘difettoso’ schema sociale. Al microfono grida le parole, che potrebbero essere quasi quelle del testo di una sua canzone, affermando: non importa che tu sia gay, transgender, lesbica, bianco, nero, che semplicemente tu voglia portare i capelli verdi, viola, fucsia, che tu appartenga ad una religione diversa, che tu provenga da un paese diverso nel quale, per svariati motivi, ora ti trovi. Accetta te stesso, combatti per te stesso, solo così gli altri potranno rispettati. Di seguito il discorso:
Se posso, vorrei raccontarvi una breve storia. Un giorno mia figlia mi ha detto: ‘Mamma sono la bambina più brutta che conosco, sembro un ragazzo coi capelli lunghi! ‘Subito mi sono detta: ‘Ma come? Hai 6 anni, come può mai pensare a queste cose?’ Non le ho detto nulla. Ho preparato una presentazione PowerPoint con rockstar e artisti, uomini e donne, che hanno vissuto restando sempre fedeli a se stessi, che ci hanno ispirato e ancora ci ispirano. C’erano Michael Jackson, Janis Joplin, Prince, Annie Lennox, Elton John e tanti altri.
Ed ha continuato, poi, rivolgendosi direttamente alla figlia Willow dal palco:
Tu sei bellissima. Mi hai mai visto farmi crescere i capelli solo perché la gente mi reputava troppo mascolina? Mi hai mai visto provare a cambiare il mio corpo? Piccola, noi non cambiamo. Noi prendiamo la sabbia e una conchiglia e creiamo una perla. Aiutiamo gli altri a vedere tanti generi diversi di bellezza. Tu sei splendida e io ti adoro!
Ben detto Pink!