Andare in vacanza dopo la quarantena si può? Come sarà andare al mare? Come cambia la vacanza? Le risposte dell’esperto

Andare in vacanza dopo la quarantena - neomag.

Diciamolo con franchezza: vogliamo andare in vacanza dopo la Quarantena! Dopo mesi di reclusione, aspettiamo le vacanze. Vogliamo capire cosa fare e come fare.

Noi di Neomag abbiamo pensato di porre  qualche domanda ad Emilio Zorini, Ceo & Fouder di Stigma Hospitality, azienda che realizza progetti ad hoc per gli Hotel legati allo sviluppo dell’idea di turismo specializzato.

Come è cambiato il Turismo in Quarantena?

Bella domanda! Sostanzialmente la risposta è una: Il turismo non è cambiato, in questo periodo si è proprio azzerato.

Da un giorno all’altro si è assistito ad un totale crollo della domanda, che ha lasciato qualsiasi operatore inerme ed inerte. Non ha dato modo nemmeno di generare il panico, ma come il più classico degli infarti (per creare una metafora), ha l creato uno shock, una paralisi quasi surreale.

Il giorno 8 Marzo l’industria turistica, senza una spiegazione, ha dovuto abbassare le serrande. Il lockdown di tutta Italia ha portato alla chiusura. Chi è dentro resta, chi è fuori non entra. Immaginate la filiera che contraccolpo ha avuto. 

Solo per fornire due dati e far comprendere meglio l’entità della cosa:
L’industria “turismo” incide sul pil Italiano per oltre il 14%, creando posti di lavoro diretti per oltre mezzo milione di italiani e non. 55 mila esercizi alberghieri ed extralaberghieri (tra quelli dichiarati). La filiera collegata conta circa 4.2 milioni di persone, 380 mila imprese che ogni giorno lavorano nelle retrovie.

Ad oggi, per ritornare alla domanda, nessuno sa com’è cambiato o come cambierà  il turismo nei prossimi mesi, anni. Non si sa quale potrà essere il comportamento del consumatore. Qualsiasi custerm journey volta a vendere servizi di pernottamento o servizi ancillari, salta.

C’è chi parla di ripresa contingentata, basata sulla sicurezza e sull’igienizzazione. Chi parla di ripresa lenta, chi di una pari a quella del boom economico. Chi dice che i viaggiatori non avranno disponibilità economiche, ferie, voglia e testa di viaggiare. Chi, al contrario, è fiducioso che non ci saranno grandi problemi a riempire le maggiori destinazioni turistiche. C’è anche chi dice che non ci sarà estate e che sarà tutto chiuso.

Insomma, di gente che dà la propria opinione ce n’è. Se notate anche io velatamente sto dando e darò la mia impressione in questa conversazione. Fatto sta che nessuno ad oggi sa, e questa cosa spaventa. L’incertezza probabilmente è “il cancro” del turismo in questo periodo. E più andiamo avanti più si espande, più mangia cellule positive.

Il mio parare è che ci sarà un’estate, diversa dal solito, fuori da ogni schema. Si navigherà molto a vista, non sarà possibile fare previsioni. La cosa in cui credo è che sicuramente chi farà ed è abituato a fare marketing riuscita a galleggiare. Il mio consiglio è rimboccarsi le maniche, iniziare a lavorare fin da subito per ricostruire il proprio servizio vacanza. 

Emilio Zorini - Neomag.

Qual è il servizio offerto che, secondo te, manca di più ai clienti?

Parlo costantemente  con albergatori, di tutta Italia, prevalentemente della Romagna. Seguo strutture da Venezia a Reggio Calabria. L’opinione che accomuna tutti è che, ad oggi, non sono i “servizi” a mancare, ma è la sensazione di essere liberi di viaggiare, di pianificare vacanzedi rivedere l’estate. Sono queste cose che mancano di più, a prescindere dal prezzo e dal numero di servizi che una struttura può offrire.
Ora non mancano i servizi, mancano le persone.
Sai, la vendita di vacanza estive è sempre stata perlopiù fatta di persone. Le persone che conosci d’estate che lavorano in struttura sono poi quelle che chiami in inverno per risentire e prenotare nuove vacanze.
Ecco probabilmente manca anche quello. Raccontare agli albergatori i ricordi dell’estate, gli aneddoti. Si perchè vendere una vacanza estiva, soprattutto per piccoli Hotel, è anche quello.
                                                                                         Booking.com

Come avete impegnato il Tempo a Casa?

Noi come Stigma Hospitality il tempo a casa lo abbiamo impegnato non fermandoci, ma continuando a vivere nella “routine” di riunioni, idee, attività svolte.
Abbiamo approfittato di questo rallentamento per sistemare quelle piccole cose che lasci indietro e che poi si accumulano.
Abbiamo terminato la stesura di un manuale di Marketing che, fin dalle prime ore di vendita, è andato a ruba. Il download è stato fatto da oltre 150 albergatori che, nei giorni successivi alla lettura, hanno lasciato testimonianze positive.
Stiamo lavorando adesso alla stesura di linee guida per la ristorazione in Hotel post pandemia, interpretando le linee guide dell’ OMS del 30 Marzo.
Renderemo la guida gratuita per consentire a tutti di avere una panoramica più chiara.
Nelle prossime settimane uscirà un’altra guida sulle attività che, in una struttura turistica, si dovranno effettuare alla riapertura.
Vuole essere una sorta di “memordum dell’albergatore” per aiutarlo a non dimenticare nulla.
Non per ultima abbiamo lanciato un’iniziativa che è stata riportata da tantissime testate giornalistiche locali “Un piano per ripartire”. Un progetto solidale che abbiamo lanciato per 10 albergatori Romagnoli. Fornire uno screening gratuito dell’ attività online e interna e, successivamente, un report con una serie di attività, spunti e linee guida per affrontare questi mesi e i prossimi.
Per darvi qualche numero: in 48 ore dal lancio abbiamo ricevuto oltre 60 richieste. Alla fine, però, ne abbiamo dovuti scegliere 10 perchè, essendo una piccola agenzia, non avevamo il tempo materiale per farle tutte.
Insomma, non ci siamo fermati! In tutto questo stiamo continuando a lavorare sulle nostre strutture, a fare del marketing a giri ridotti, ma a farlo.
Il nostro obiettivo è non perdere comunicazione con i “fan”, i propri ospiti.
Se avessimo pensato di fermarci potrete capire che saremmo potuti cadere nello sconforto più totale.  Abbiamo indossato un salvagente a ciambella, di quelli arancioni visibili, e tutt’oggi proviamo a nuotare.
Stigma Hospitality - neomag.

Come riparte il turismo dopo il Lockdown?

Dipende! Questa, secondo me, è una risposta che deve far riflettere ed è la più esaustiva ad oggi.

Cosa vorreste dire ai vostri clienti in vista di questa estate un pò particolare?

Tenete Botta!
Gli albergatori hanno la pelle dura, il turismo negli anni ne ha subite tantissime, dai terremoti agli alluvioni, alle crisi economiche.
E fortunatamente, con caparbietà, si è sempre rialzato.
Non sarà la stagione dei grandi flussi economici, non sarà la stagione di utili. Forse di perdite. La bravura starà nel minimizzarle. Aprire e dire che l’ospitalità c’è e si sa come fare il proprio lavoro, si sa come uscire da questa situazione.