Chiamami col tuo nome diventa quadro di Monet

Il film Chiamami col tuo nome di Luca Guadagnino ha riscosso così tanto successo che un profilo di instagram lo ha ambientato nei dipinti di Monet

Il Film premio Oscar Chiamami Col Tuo Nome è di fatto già diventato un fenomeno.  Sarà perchè riesce a scatenare un’incredibile voglia di amare anche se al posto del cuore avete una roccia bella grossa. Probabilmente sarà perchè tratta e affronta un tema sensibile quale l’omosessualità. Per questi o altri motivi possiamo dire che Chiamami col tuo nome è tra i film dell’anno. Con la regia di Luca Guadagnino è l’ adattamento del romanzo di André Aciman. Si distingue indubbiamente per la fotografia del tailandese Sayombhu Mukdeeprom, che ha saputo immortalare con grande maestria la città di Crema. 

Chiamami col tuo nome è piaciuto molto alla ventiduenne filippina Mika Labrague, che ha voluto ricollocare diverse scene del film all’interno di  quadri, più o meno noti, raffiguranti paesaggi dipinti da Claude Monet. La ragazza spiega che la scelta dell’impressionista francese non è assolutamente casuale, come può ben comprendere chi ha letto il romanzo, perché il luogo in cui Elio (aka Timothée Chalamet)  bacia per la prima volta Oliver (aka Armie Hammer) è chiamato proprio La collina di Monet.

Luca Guadagnino sta pensando già al sequel del film Chiamami col tuo nome

I risultati della fusione tra le scene più belle di Chiamami col tuo nome e i quadri ottocenteschi del celebre pittore sono visibili sull’account Instagram della Labrague, chiamato @callmebymonet (QUI il suo Instagram). Sotto ogni post, come didascalia, si possono leggere le battute pronunciate dai due protagonisti.
In un’intervista rilasciata a Wired Italy, la Labrague ha spiegato che l’esperimento è nato proprio dall’intuizione della precisa e armoniosa coerenza dei dipinti con la leggerezza delle vicende narrate, e dal ricordo di alcuni quadri di Monet.

Chiamami col tuo nome ha riscosso un successo così grande che ha già un sequel in cantiere. Guadagnino sta pensando di spostare le vicende di Oliver ed Elio di dieci anni, collocando l’azione nel 1993 e mostrando un’Europa profondamente cambiata soprattutto in conseguenza del crollo del muro di Berlino.