Con il ritorno della night life partenopea e il post pandemia, esiste ancora  il ruolo della ragazza immagine? Ne abbiamo parlato con Antonella Russo

Club a Napoli - Neomag.

Qualche mese fa una delle digital Cover di Neomag era dedicata al ritorno della Club Culture di Napoli dopo oltre due anni di stop.

Adesso ci troviamo a parlare nuovamente di ritorni con la riapertura delle discoteche avvenuta l’11 Febbraio. Tantissimi i locali che hanno ripreso la propria attività, tra cui sicuramente Nightmarket 80, e tantissime le figure che sono tornate a ricoprire i loro storici ruoli. Dj, pr, organizzatori, fotografi, l’immagine. Tutto sembra quasi, e sottolineamo quasi, essere tornato al suo posto. Si torna così, dopo tempo, a respirare ancora aria di festa.

Come tutte le figure ad essere tornate nei locali sono tornate anche le ragazze immagine. Le riconoscete subito: sono quelle bellissime che vi accolgono quando arrivate al club, quelle che vi accompagnano al tavolo, quelle che contribuiscono a definire l’estetica della serata. Ma esistono ancora? E’ ancora giusto definirle in questo modo?

Ne abbiamo parlato con la protagonista della nostra digital cover, volto della night life partenopea: Antonella Russo.



Descrivi te stessa con tre aggettivi.

Vanitosa. Sfrontata. Inarrestabile.

Nella Club Life partenopea il tuo volto è ricorrente e spesso riconosciuto. Come ci sei riuscita?

Le foto sono da sempre l’unica prova tangibile che eri presente. Quindi all’inizio appena mettevo piede in un locale la prima cosa che facevo era cercare il fotografo…. Dopo qualche anno la scena si è capovolta, era lui a cercare me.

La tua immagine viene spesso utilizzata per promuovere quella di una serata. Ti definiresti una ragazza immagine?

Mi definirei una pubblicità oppure ad oggi la chiamerebbero “strategia di marketing”.

Nel 2022, a tuo avviso, il termine ragazza immagine può essere visto come discriminante?

Non sono solo le Ragazze a fare immagine per una serata, quindi non ci vedo una discriminazione. “Ragazza immagine” è solo un appellativo un po’ datato come quelle persone che usano ancora la parola “discoteca”.

Come vivi il rapporto con i social? li consideri una vetrina?

I social non sono solo una vetrina. I social sono tutto il negozio! Quando ho iniziato a frequentare i locali esisteva solo Facebook, quindi ho vissuto in pieno il cambiamento e l’importanza che hanno conquistato negli anni… essere social vuol dire che esisti, condizionano le nostre vite, le nostre scelte addirittura i nostri gusti. Sono i social a muovere tutto.

Hai uno stile molto definito. Secondo te quanto incide nella società di oggi avere uno stile personale che ti distingue dalla massa?

Lo stile, la personalità il carisma sono rimaste le uniche cose che ci contraddistinguono e in un ambiente così frenetico come quello dei locali dove tutto inizia e finisce nella stessa serata devi lasciare la tua impronta perché alla serata successiva sarà tutto diverso.