In un garage o in una saliera, sono tanti gli spazi diventati location perfette per la moda. Quali sono le sfilate nei luoghi più assurdi da togliere il fiato?
Quest’anno Louis Vuitton, per presentare la collezione Primavera/Estate 2025 creata da Pharrell Williams ha scelto una location d’eccezione a Parigi.E sembra non essere l’unico brand di moda ad amare sfilate nei luoghi più assurdi per impressionare il pubblico.
Con una vista panoramica sulla capitale francese, la sfilata SS25 di Vuitton si è infatti svolta sul tetto del Palazzo dell’UNESCO, sulle note di “Triumphs Cosmos”, colonna sonora scritta proprio dal direttore creativo della maison.
La voglia di sorprendere, di stupire e cercare quell’effetto «wow» per una sfilata può sempre più spesso portare a non concentrarsi solo sugli abiti, ma a spingersi molto oltre. Ma quali sono gli altri brand che hanno scelto luoghi assurdi per creare le sfilate più indimenticabili?
La sfilata di Louis Vuitton
Il tetto del Palazzo dell’UNESCO, e la sua intera sede, sono stati costruiti nel 1958 con lo scopo di unire l’umanità in pace attraverso la cultura.
In questo modo simbolicamente la struttura rappresenta il terreno simbolico per un incontro di LVERS, la community al centro dell’ecosistema creativo di Louis Vuitton, i suoi atelier e collaboratori. Persone provenienti da luoghi diversi che lavorano fianco a fianco per una visione condivisa basata sull’armonia, sul benessere e sull’accoglienza, che si riflette nella rete globale che dà sostegno al brand.
Karl Lagerfeld sulla Muraglia Cinese
A Karl Lagerfeld, lo sappiamo, non sono mai piaciute le cose semplici. Grazie alle sue idee fuori dagli schemi, nel 2007, mise in piedi uno spettacolo senza pari sfruttando la muraglia cinese per presentare la collezione Primavera-Estate 2008 di Fendi. Dopo dodici mesi di trattative con il ministero della cultura, Karl e Silva Venturini Fendi portarono la moda su uno dei più grandi progetti edili nella storia del mondo. 88 modelle sul tappeto bianco insieme a oltre 500 ospiti prendono così parte a un evento irripetibile che, si narra, per via delle condizioni favorevoli del cielo, era possibile vedere anche dalla luna.
Gucci nell’abbazia di Westminster
A Londra non esiste un luogo più sacro dell’abbazia di Westminster, infatti è lì che vengono incoronati i regnanti d’Inghilterra. Ed è sempre qui che nel 2017 Alessandro Michele portò la sfilata della collezione Cruise di Gucci. Circa 90, modelli donne e uomini, che sfilando nei corridoi dell’abbazia incoronano l’oramai ex direttore creativo di Gucci come uno dei volti più influenti nel mondo del fashion.
Marc Jacobs nella biblioteca pubblica di New York
Marc Jacobs, per ben tre anni, ha organizzato la sua sfilata nella biblioteca pubblica di New York. Sebbene più che della location rimarrà la durata dell’ultimo show, quello della collezione Autunno-Inverno 2023/24: solo 3 minuti per mostrare i 29 look che sfilano veloci per due volte in modalità final laps, ovvero il recap finale di una passerella canonica.
Gucci tra le stelle di Hollywood a Los Angeles
Immaginate di assistere ad una sfilata in pieno centro a Los Angeles, esattamente la mitica Hollywood Boulevard, e vi sono le stelle che celebrano le personalità che hanno fatto grande il cinema e non solo. Proprio lì, tra le stelle, si tiene Love Parade di Gucci nel 2021. Un vero e proprio tributo ai look iconici della settima arte tra tessuti satinati, finissime trasparenze, latex scintillanti, sete hawaiane, tessuti laminati e corsetti in pelle e paillettes.
Jacquemus in una salina
Per la sua collezione Autunno-Inverno 2022/2023 Jacquemus sfilò nel Sud della Francia, esattamente tra le montagne di sale a Salin de Giraud, in Camargue. La collezione si intitolava Le Papier – letteralmente, foglio bianco – e una location più adatta non poteva davvero trovarla. Non solo per via degli abiti color gesso mossi dal vento o i candidi lini che si fondono con lo sfondo, ma anche per la voglia del designer di riconnettersi con i suoi inizi e le sue radici.
Dior ai piedi delle piramidi
Dai faraoni ai faraonici look Dior il passo è breve. La collezione uomo Autunno-Inverno 2023 infatti contiene il fascino e la magnificenza dell’antico Egitto concretizzatosi proprio in una lunga passeggiata nel deserto di Giza, ai piedi delle tre piramidi di Chefren, Micerino e Cheope illuminate con un serpente di LED.
Balenciaga alla borsa di New York
La presentazione della collezione Cruise 2023 di Balenciaga, in cui venne anche svelata la collaborazione con adidas, si tenne a Wall Street. Quale luogo migliore dunque se non la borsa di New York, per portare in scena il messaggio di Demna Gvasalia contro il capitalismo. In un ambiente cupo, distopico, al suono della campanella, che urla ogni mattina quando si aprono le borse, modelle e modelli hanno sfilato in vestiti di nero, con il volto coperto e gli arti nascosti da accessori fetish.
Dolce&Gabbana in mezzo i trulli
Un patrimonio dell’UNESCO al servizio dell’Alta moda solo per Dolce & Gabbana. Il rione Monti di Alberobello infatti ha incorniciato la sfilata del brand per la collezione Alta Moda 2023. Non mancano abiti bustier, calze spesse e gli immancabili fazzoletti legati sulla testa, tutti dettagli che raccontano il mondo del Sud dell’Italia, a cui Domenico Dolce e Stefano Gabbana si ispirano da sempre.
Ralph Lauren in un garage
E una sfilata avreste mai immaginato di vederla in un garage? È quello che ha organizzato Ralph Lauren durante la New York Fashion Week per mostrare la collezione Primavera-Estate 2018. Tra una Bugatti, una Ferrari e una Lamborghini ecco che Bella Hadid, Kendall Jenner e il figlio dell’iconica Cindy Crawford, Presley Gerber, si sono ritrovati a sfilare a Bedford nel garage dello stilista americano sfoggiando abiti di tulle e completi che richiamano le tute dei piloti. Lo stesso Ralph, alla fine della sfilata, è uscito a ringraziare il pubblico indossando una tuta nera ispirata a quella dei meccanici.