Il 9 Luglio 2006 è ricordato per un solo motivo: l’Italia Campione del Mondo
Erano circa le 23:00 del 9 Luglio 2006, faceva molto caldo. Un’intera nazione incollata agli schermi stava per vedere un uomo incontrare il proprio destino: rendere l’Italia Campione del Mondo.
L’’uomo era Fabio Grosso ed il suo destino, inciso sul suo scarpino blu, era regalare il IV mondiale alla Nazionale Italiana di Calcio.
L’italia è campione del mondo!
I secondi che precedettero quel calcio di rigore furono eterni. Durarono il corrispettivo di 7 partite, quelle che precedettero la finale di Berlino.
I 23 azzurri si presentano alla manifestazione calcistica maxima accerchiati dai media nazionali e internazionali per l’esplosione dello Scandalo Calciopoli.
Il clima era pesante. Il calcio italiano sembrava essere ridotto in cenere. Nessuno poteva immaginare che da quelle ceneri gli azzurri sarebbero riemersi con la coppa del Mondo.
A condurre l’11 italiano c’è il C.T. Marcello Lippi ed, ad indossare la fascia di capitano, è Fabio Cannavaro.
Il girone eliminatorio degli azzurri, manco a dirlo, è tra i più ostici del mondiale, ma stringendo i denti, l’Italia riesce a passare il turno da primi in classifica.
Alla prima ad eliminazione diretta incontriamo l’Australia. Una partita agevole sulla carta, ma forse una tra le più contratte di tutto li mondiale.
In questo match il destino incontra per la prima volta il nostro uomo, Fabio Grosso:
siamo nei minuti di recupero e la partita è ancora in bilico su un pericoloso 0-0.
Grosso, terzino sinistro, si libera sulla fascia di sua competenza e viene atterrato in area di rigore da un difensore. Il rigore è generoso e Francesco Totti lo trasforma facendoci accedere ai quarti di Finale.
Come è nata la magia dell’Italia campione del mondo?
I media continuano a massacrare i 23 che decidono di isolarsi e chiudersi a riccio e, in quel luogo di concentrazione e fame agonistica, nasce la magia dell’Italia campione del mondo.
Ai quarti contro l’Ucraina di Shevchenko qualcosa cambia e la Nazionale Italiana esercita un clamoroso strapotere calcistico sugli avversari mandandoli a casa con uno schiacciante 3-0.
L’atmosfera inizia a scaldarsi; in semifinale, infatti, gli azzurri incontreranno i padroni di casa, gli eterni rivali tedeschi.
La storia del calcio ci ha visti quasi sempre vincitori contro i tedeschi, ma stavolta la Germania è la favorita: ha una squadra forte, giovane, dinamica e piena di talenti.
La partita è molto contratta, i 90’ regolari finiscono sullo 0-0.
I minuti dei successivi tempi supplementari scorrono in fretta e la preoccupazione dei calci di rigore (la bestia nera della nazionale degli anni ‘90) inizia a farsi sempre più forte.
Fu di nuovo durante l’ultimo minuto del secondo tempo supplementare che Grosso incontra per la seconda volta il proprio destino. Il giocatore, infatti, raccoglie una geniale intuizione di Pirlo in area di rigore e la piazza nell’unico pertugio possibile: Nella rete!
E’ 1-0 e Fabio Grosso corre tra le lacrime di gioia sul prato dello stadio di Dortmund.
Subito dopo la Germania è già riversa sotto la porta sorvegliata da Buffon, ma un capovolgimento di fronte ad opera di un MAESTOSO Cannavaro permette a Gilardino di servire Del Piero, solo, sotto porta che la piazza nel sette.
“Chiudete le valige amici, si va a Berlino Beppe!”
Fabio Caressa | Telecronista Sky
L’Italia è in finale.
Ad attenderci stavolta c’è la nostra bestia nera: la Francia.
Abbiamo l’opportunità di riscrivere la storia, ma anche questa volta i minuti regolamentari non bastano per far prevalere un solo potere e si va ai supplementari sul risultato di 1-1.
Ma è durante i minuti supplementari che la partita ha una svolta: al minuto 116 il protagonista assoluto di tutto il mondiale, Zidane, atterra il difensore italiano Marco Materazzi con l’ormai celebre testata al petto. Espulsione diretta, Francia in 10 e si va ai calci di rigore.
Il resto è storia.
Quella notte del 9 Luglio 2006, l’Italia è CAMPIONE DEL MONDO!
Quella notte la piazze italiane furono invase da bandiere tricolore e tutti gli italiani intonavano un nuovo tormentone:
PO-POPOPO-PO-PO-PO
Si trattava del brano dei White Stripes – Seven Nation Army, “l’esercito delle 7 Nazioni”, le 7 nazioni che dovemmo sconfiggere per arrivare sul tetto del mondo.
Nel frattempo a Berlino, il giocatore italiano Massimo Oddo entrava nell’albo del Guinnes World Record tagliando il codino di Camoranesi in mondovisione: Il taglio di capelli più visto della storia, 2 miliardi di persone.
Al rientro degli atleti in Patria i festeggiamenti continuarono. All’arrivo a Ciampino le frecce Tricolore tributarono con un Cuore tricolore nel celo gli azzurri , il Presidente della Repubblica li insignì della carica di “Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana” ed infine ci furono i definitivi festeggiamenti “del popolo” al Circo Massimo.