La storia della moda è ricca di eventi che hanno letteralmente tolto il fiato. Abbiamo raccolto 10 sfilate indimenticabili e più belle mai viste

sfilate più indimenticabili - Neomag.

Recentemente Gucci ha rivelato dove si terrà la prossima sfilata per la nuova sua collezione intitolata Gucci Love Parade. La location dello show sarà infatti il famoso TCL Chinese Theatre di Los Angeles, tra i principali monumenti di Hollywood Boulevard, oltre che uno dei più famosi della Hollywood Walk of Fame.

Una scelta volta a confermare la presenza del brand in America che, in effetti, ha visto un aumento delle vendite del 263% nel secondo trimestre dell’anno in Nord America. Una scelta che rompe, ancora una volta, i cardini con il passato e che rientra, perfettamente, nei canoni stilistici di Alessandro Michele, alla guida della maison italiana. Ma, se dovessimo soffermarci, sapremmo identificare il momento esatto in cui è nato il format delle sfilate attuali?

Forse possiamo identificare gli inizi nella Londra Anni ’90, con Alexander McQueen e John Galliano, i primi a riconoscere il potenziale della sfilata come qualcosa di più di una semplice piattaforma per vendere abiti. Crearono infatti esperienze immersive che comprendevano l’uso di musica, danza e cinema, e dunque il modello di sfilata-spettacolo a cui siamo abituati.

Ecco quindi10 sfilate più indimenticabili di tutti i tempi.



Dior Couture spring summer 1998

Per John Galliano non poteva esistere un contesto più adatto di quello di Dior per esprimere la propria passione per il teatro e il dramma. Per la collezione PE 98, lo stilista condusse il pubblico in un viaggio di fantasia a tema lirico, ambientando la sfilata sulla maestosa scalinata dello storico Palais Garnier, nel Teatro dell’Opera di Parigi.

C’erano orchestra, ballerini di tango e tante comparse che impersonificavano i personaggi più importanti della lirica di tutti i tempi.

Gucci Cruise 2017 a Westminster Abbey

Considerate che la Cattedrale di Westminister è stata la testimone di incredibili eventi, soprattutto se si contano i sedici matrimoni reali avvenuti tra le sue mura. Così nel 2016 Gucci scelse proprio questa location come sfondo per la sua sfilata Cruise 2017. Una collezione affascinante quanto il chiostro all’interno del quale si è svolta e che non poteva essere nata che da un’idea del direttore creativo Alessandro Michele.

Alexander McQueen spring summer 2004

Sono poche le sfilate indimenticabili quanto quella della collezione Deliverance del 2004 di Alexander McQueen. Non si uccidono così anche i cavalli?, è l’ispirazione di Sydney Pollack del 1969 a cui si rifece lo stilista. Per l’occasione McQueen ingaggiò un troupe di ballerini professionisti per dar vita ad una rievocazione di una maratona di ballo fino alla morte, che culminava con Karen Elson in un abito lacero che veniva trascinata via dal palco esanime. Con i suoi riferimenti al fenomeno del burnout all’interno della moda, quella sfilata si tinge, oggi, di un significato ancora più toccante, specialmente se si pensa che McQueen si tolse la vita sei anni dopo.

Rick Owens Spring Summer 2014

Una sfilata in cui un gruppo di ballerini di step furono ingaggiati al posto dei modelli e delle modelle, realizzando così un mix tra esercitazioni militari e cheerleading. Voglia di andare oltre i luoghi comuni e i cliché culturali ormai superati. Energia, danze ipnotiche, musica incalzante e smorfie feroci, un’esperienza unica e mai vista prima.

Moschino resort 2019

Chi più di Jeremy Scott, il direttore creativo di Moschino, riesce a interpretare il rapporto tra moda e performance come divertimento puro ed esagerato? Un esempio è rappresentato dalla collezione resort 2019 a tema circo organizzata a Los Angeles. Nella parte di cerimoniere e capobanda del kitsch più gioioso, lo stilista chiuse la sfilata con tanto di banda di artisti circensi e con una performance di acrobati volanti.

Jacquemus Primavera Estate 2020 nei campi di lavanda di Valensole

Per la sfilata Primavera Estate 2020 di Jacquemus sono indimenticabili i campi di lavanda di Valensole. Simon Porte Jacquemus presentò la collezione in occasione del decimo anniversario del brand, nei campi di lavanda e, ancora oggi, rimangono ancora tra i luoghi preferiti nella mente degli appassionati di moda. Rappresentarono un omaggio alle sue radici ma anche ad artisti come David Hockney e Christo e Jeanne-Claude, lo show ha visto tra i protagonisti, oltre agli abiti, una lunga passerella fucsia, escamotage pop apprezzato da sempre dal designer.

Chanel Fall Winter 2014

Un supermercato all’interno del Grand Palais di Parigi, scaffali pieni di prodotti a marchio Chanel (pasta, maionese, cereali, etc.) con i modelli che fanno la spesa lungo la passerella trasformata in un negozio. Uno show esilarante e delizioso.

Pyer Moss Spring Summer 2020

Il Tabernacle Drip Choir, composto da 90 membri, che rende omaggio alla storia della musica black con un repertorio che va dal gospel, al blues, arrivando fino all’hip-hop. Uno show che Kerby Jean-Raymond ha reso incredibile oltre ogni immaginazione.

Fendi Primavera Estate 2008 sulla Muraglia Cinese

Dopo ben dodici mesi di trattative con il ministero della cultura, Silva Venturini Fendi e Karl Lagerfeld, allora entrambi alla guida del brand, realizzarono una delle sfilate più memorabili della storia: 88 modelle hanno camminato lungo la Muraglia Cinese presentando i capi della collezione, mentre centomila piccole luci illuminavano la strada. A fare da sfondo il deserto dei Gobi infuocato da un tramonto rosso intenso.

Marc Jacobs Primavera Estate 2016 a Ziegfeld Theatre New York

Teatro Art Deco e simbolo autentico della golden age hollywoodiana, lo Ziefeld Theatre porta i segni inconfutabili degli show anni Venti e Trenta diretti da Florenz Ziegfeld e andati in scena proprio su questo palco sotto il cappello di Ziegfeld Follies. Il teatro ha fatto da sfondo alla sfilata Primavera Estate 2016 del designer americano Marc Jacobs. Un tripudio di colori e citazioni al meraviglioso mondo del cinema.