Chi è Travis Scott? Re del rap, influenza massima nello Streetwear e nella Moda, figura di spicco per i giovani di oggi
Con tutte le collaborazioni che ha all’attivo, i titoli di giornale, la relazione con Kylie Jenner e tutti i social che parlano di lui è impossibile non chiedersi chi è Travis Scott. All’anagrafe Jacques Berman Webster II, è un rapper e produttore discografico statunitense, conosciuto anche con il nome di LaFlame.
Una carriera musicale iniziata nel 2008 per non fermarsi più. Da quel momento ha collezionato un successo dopo l’altro, tanto da essere chiamato il Re della Musica internazionale. Nel corso della sua carriera, Travis è stato nominato in diverse categorie agli MTV Music Awards, ai Billboard Music Awards, ai People Choice Awards, e ha ricevuto ben 5 nomination ai Grammy tra il 2018 e il 2020.
Ma chi è davvero Travis Scott? Scopriamolo insieme.
Mr. La Flame
Mr. La Flame si è pian piano allontanato dal solo mondo del rap trasformandosi in una piovra, in grado di raggiungere qualunque settore dell’intrattenimento grazie ai suoi tentacoli. Cresciuto con un mentore quale Kanye West per plasmare il suo sound e la sua identità, è stato “Rodeo”, il suo primo lavoro ufficiale, a plasmare definitivamente il suo immaginario. A partire dall’iconica cover, passando per tracce che sono ormai culto, l’album del 2015 di Travis Scott ha rappresentato un’innovazione sonora e stilistica per il rap contemporaneo. Da quel momento in poi ogni nuovo brano di Travis Scott ha rappresentato un tassello importante nella cementificazione della sua autorità come entertainer dominante.
Rodeo di Travis Scott
Il brano “Rodeo” esordì al terzo posto della Billboard Top 200, uno strumento piuttosto affidabile per tastare il polso dei gusti del pubblico americano. L’interesse nei confronti del rapper è già palpabile, ma non ha ancora raggiunto i livelli di fanatismo attuali. “Birds In The Trap Sing McKnight”, un anno dopo, esordisce direttamente in cima alla classifica. Disco di platino, il progetto contiene un altro step fondamentale per il percorso di Travis Scott, che risponde al nome di “Goosebumps”. La traccia incisa con Kendrick Lamar è infatti la sublimazione degli opposti, rappresenta l’incrocio tra due mondi stilistici apparentemente lontanissimi e il risultato è un singolo che al momento conta cinque dischi di platino RIAA. Il successo travolgente del brano e la natura della collaborazione solidificano definitivamente la reputazione da hitmaker del rapper originario di Houston.
Sapevate che ha inciso un brano per Game of Thrones?
Il 2019 invece è l’anno in cui firma un brano per l’album di Game of Thrones, la serie tv più popolare del pianeta. Non contento, a fine anno pubblica anche “JackBoys”, il primo disco corale della Cactus Jack Records. Non una cosa da niente. Infatti, proprio come West, Travis Scott ha creato una label indipendente per investire sugli artisti in cui crede. Diversi sono i nomi di spicco coinvolti nel progetto, su tutti Rosalia, che sta imponendo una nuova estetica nella musica latino-americana di un certo tipo, e il compianto Pop Smoke, scomparso prima di poter lasciare un’impronta profonda sulla scena.
Non solo rap
Il rap non è l’unico ambito in cui Scott si è distinto e fatto notare. Basta infatti tornare indietro al 2017 e iniziare a vedere l’impatto stilistico di Travis Scott e della sua iconografia sul mondo dello streetwear e della moda. Vanta collaborazioni con Helmut Lang, Ksubi, Nike; rivisitazione di modelli iconici di Jordan che sono immediatamente diventate oggetto di culto per i collezionisti, non solo per i fan del rapper. La storia della AF1 regalata a un fan durante il concerto, molto prima della release ufficiale, è diventata parte della mitologia del mondo delle sneakers. Apparso anche su Netflix con “Look Mom I Can Fly”, un documentario sulla sua storia e sul suo presente recente, legato alla realizzazione di “Astroworld”.
La totale assenza di filtri nei contenuti hanno contribuito a consegnare il rapper all’olimpo degli intrattenitori. Si è mostrato così com’è, felice come un bambino in alcuni momenti, incazzato come pochi in altri, adulto e consapevole delle sue responsabilità in altri ancora.
Chi è Travis Scott
Potremmo riassumere, se di riassunto possiamo parlare, in questo modo il ruolo di Travis Scott. Artista, padre, figlio, compagno, modello per centinaia di migliaia di giovani fan in tutto il mondo. Senza andare a fondo di nessuno di questi aspetti, è riuscito comunque a restituire un ritratto complesso, sfaccettato e soddisfacente della sua personalità.
Le collab di Travis Sott
Il 2020 è stato un anno davvero ottimo per lui e per la definizione del suo personaggio. Travis Scott ha messo in piedi un evento virtuale all’interno del mondo di Fortnite, insieme agli sviluppatori di Epic Games. Una prima volta assoluta tanto per il mondo della musica quanto per quello dei videogiochi, soprattutto in termini di attenzione e clamore mediatico.
Più di 12 milioni gli spettatori, un record assoluto. Una linea di merchandising dedicata all’evento, sei drop con abbigliamento e accessori dedicati, sold out in pochissimo. Una crescita di brand awareness da mettere i brividi. Ciliegina sulla torta, la presentazione in anteprima di un nuovo singolo: Travis Scott è il primo musicista della storia a “spoilerare” una nuova canzone all’interno di uno show virtuale dentro un videogioco.
L’impero di Travis Scott
Non abbiamo menzionato, volutamente, Travis Scott x Mcdonald’s, nè abbiamo indugiato oltre sulle sue collab di scarpe. Potremmo stare qui a parlare per giorni e giorni.
Le dimensioni del nuovo impero di Travis Scott sono ineguagliabili. Un uomo tanto famoso con un gossip non fastidiosamente ridondante, con una vita privata soltanto parzialmente pubblica. Sicuramente è ancora lontano dai livelli di successo e di esposizione di Mr. West, non c’è dubbio; eppure, per certi versi, ne è l’antitesi perfetta.